Ci ha dichiarato Gaetano Thorel, amministratore delegato di Ford Italia: “Il mese di settembre chiude un altro trimestre difficile per tutto il settore dell’automobile ma il dato che più fa riflettere è il peso del canale privati, quello che realmente fotografa la situazione relativa all’intenzione d’acquisto delle famiglie italiane, che a settembre si è fermato al 63% del mercato totale”. Senza incentivi statali è dura per tutte le Case, in un periodo così difficile per le famiglie.
Ford si conferma ancora una volta il marchio estero più venduto in Italia con il 10% di quota di mercato del canale privati e (pur consapevole della difficoltà del periodo) guarda con moderato ottimismo ai prossimi sei mesi durante i quali lanceremo sei automobili nuove: le nuove C-Max e C-Max7, la nuova Mondeo e infine la nuova famiglia Focus presentata al Salone dell’Automobile di Parigi.
Certo che è dura resistere alla recessione. In base ai dati diffusi dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel mese di settembre in Italia sono state immatricolate 154.429 autovetture nuove, in flessione del 18,9% rispetto al settembre del 2009, quando le immatricolazioni furono 190.389. Nei primi 9 mesi del corrente anno, le immatricolazioni sono 1.542.433, con una contrazione del 4,35% rispetto ai nove mesi dello scorso anno, che avevano fatto registrare 1.612.581 targhe. Così la performance di Ford ha ancora più valore.
Unico neo, quest’anno Ford Italia venderà 190mila nuove auto, in lieve calo rispetto alle circa 200mila del 2009. Il trend proseguirà nel 2011, quando i volumi di Ford in Italia sono previsti intorno a 170mila unità. Lo ha detto lo stesso presidente di Ford Italia, Gaetano Thorel. D’altronde, senza bonus statali, è difficile ottenere risultati ecaltanti.
E per quanto concerne l’accordo con Fiat relativo alla produzione della Ka sul pianale della 500? Nei giorni scorsi, il responsabile delle vendite Ford relative all’Europa occidentale, Massimo Pasanisi, ha spiegato che la Casa sta valutando se proseguire l’accordo con Fiat. Alternativa: restituire alla scadenza del 2013 la linea di assemblaggio dello stabilimento di Tychy in Polonia. Pasanisi ha invece escluso un possibile interessamento di Ford per il marchio Iveco.
Newstreet.it
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