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Honda CBR-250R, nuova moto sportiva in vista dell’Eicma 2010

Per chi segue ogni giorno il web, visitare i saloni “dal vivo” ha sempre meno fascino: le Case presentano giorni, se non settimane prima le proprie novità direttamente su internet e la Honda, quest’anno in particolare, sembra averci preso gusto ad anticipare i nuovi modelli con un comunicato stampa a sorpresa.

E così dopo aver svelato i bozzetti della Crossover, oggi ha tolto i veli alla CBR250R. La nuova piccola sportiva ha i tratti riconoscibili degli ultimi modelli targati Honda, basta un colpo d’occhio al gruppo ottico per rendersene conto ma allo stesso tempo ha una sua personalità. E nelle due colorazioni disponibili, nera o bianca/blu, ha anche un certo fascino.

Sotto le carene questa volta non c’è nessuna rivoluzione ma un classico motore monocilindrico da 249 cc, quattro valvole, raffreddato a liquido, con cambio a sei rapporti, in grado di erogare una potenza massima di 19,42 kW (26,4 CV) a 8.500 giri/min e una coppia massima di 22,9 Nm a 7000 giri. L’alimentazione è affidata all’avanzato sistema di iniezione Honda PGM-FI che dovrebbe oltre a garantire un’erogazione lineare e istantanea dovrebbe consentire anche un risparmio di carburante, tanto che sono annunciati ben 27 chilometri con un litro di benzina, per un’autonomia dichiarata di oltre 350 chilometri grazie al compatto ma capiente serbatoio da 13 litri.

Per la ciclistica le soluzioni adottate sono tradizionali: telaio doppio trave di acciaio, forcella con steli da 37 e al posteriore un mono ammortizzatore con schema Pro-Link. I cerchi da 17″ montano gomme abbastanza strette 110/70 all’anteriore e 140/70 al posteriore. Per ora niente sistema ABS ma un classico disco anteriore da 296 mm con pinza a doppio pistoncino che fa coppia con quello posteriore da 220 mm.

Per venire incontro anche al pubblico femminile il peso dichiarato è di 162,8 kg e l’altezza della sella resta contenuta, 784 mm da terra.

La nuova CBR250R ha sì un’impostazione sportiva ma i progettisti hanno tenuto conto che questa moto sarà utilizzata prevalentemente nel traffico e pertanto la posizione di guida non sembra sacrificata. Per convincersene basta osservare i due semimanubri non eccessivamente chiusi o le pedane non troppo in alto.

Inoltre i tecnici giapponesi hanno tenuto conto anche della presenza di un eventuale passeggero equipaggiando la moto con due pratiche maniglie laterali con una sella ampie e infine la CBR strizza l’occhio anche alla praticità con un piccolo ma pratico, vano sottosella in cui è possibile sistemare un lucchetto ad U.

Motonline.com

davide

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