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Mitsubishi ASX, prova su strada

MITSUBISHI ASX – L’ASX è la Suv compatta che mancava in casa Mitsubishi, dove si sono sempre occupati di fuoristrada dure e pure e di crossover medie come l’Outlander. Carrozzeria alta, ingombri non esagerati, versatilità e, ovviamente, prezzi abbordabili. Snella la gamma, che propone un motore 1.6 benzina da 117 CV (solo a trazione anteriore), e un 1.8 turbodiesel da 150 (anche integrale), quello della nostra prova.

Linea giapponese. Muso personale, fiancate solide e coda corta: un design accattivante che nasconde pure le misure: 4,30 metri di lunghezza, 1,77 di larghezza e 1,62 d’altezza. Come la Qashqai. Solo un caso? Davanti si sta comodi, ci sono molti vani e un ampio portaoggetti sul tunnel, completo di prese Aux, Usb e 12 Volt. Gli interni sono ben fatti, con materiali solidi e, quando si parla di comandi, si rivede l’Outlander: trovi tutto al primo colpo, perché l’ergonomia è di rigore. Grazie al passo lungo, dietro si trova posto comodamente in due (ma chi sta in mezzo è sacrificato); mancano, però, tasche portaoggetti alle porte e bocchette della ventilazione. Per quanto riguarda il buon sfruttamento dei volumi, la conferma arriva anche dal bagagliaio che, secondo le nostre rilevazioni, contiene 398 litri. Se serve stivare oggetti lunghi, inoltre, si può contare sulla botola o sugli schienali abbattibili.

Aspettando l’automatico. L’unico appunto a un buon posto di guida è che non si riesce a far salire più di tanto il volante: dunque, ci si deve regolare con l’altezza del sedile. L’ASX è molto gradevole da guidare e t’invoglia a far strada. Certo, per sfruttarne al meglio le potenzialità avremmo preferito un cambio automatico, che per ora non è disponibile. In ogni caso, il manuale a sei marce ha buona manovrabilità e una frizione non eccessivamente pesante. L’impostazione è piuttosto turistica, per privilegiare il confort. In città l’ASX se la cava agilmente e i parcheggi non sono un problema, grazie anche ai retrovisori grandi e ai sensori posteriori di serie. Per quanto riguarda la frenata, invece, l’impianto appare ben calibrato, ma gli spazi d’arresto, pur senza mostrare affaticamento, sono lunghi rispetto alla media.

Motore brillante. Il propulsore ha la potenza di un 2.0 litri e si fa apprezzare per la rotondità di funzionamento, silenziosità, e ha nella coppia robusta una delle doti migliori. L’altra carta vincente è la trazione 4×4. Precisiamo, non è una fuoristrada pura, ma se la può cavare bene in più occasioni. In genere si sfrutta la modalità 2WD (trazione anteriore), ma, se occorre, si può optare per la 4WD Auto, così la ripartizione della coppia può arrivare fino al 50 e 50. Interessanti i consumi: di media si fanno i 13,4 km/l (11,6 in autostrada). Ma, con 63 litri di serbatoio, di chilometri se ne fanno tanti comunque.

Quattroruote.it

davide

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