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Bolt visita la casa di Maranello e incoraggia la Ferrari per il 2011

BOLT A MARANELLO – Dopo la batosta di Abu Dhabi subita dalla Ferrari, la casa di Maranello ha ospitato il campione del mondo della velocità Usain Bolt soprannominato Lightning Bolt (fulmine) perché capace di percorrere 100 metri piani in 9″58 e i 200 metri piani in 19″19.

Il campione del mondo ha provato l’ebbrezza di una Ferrari 458 Italia.Lo sprinter si è prima emozionato come passeggero dei collaudatori Dario Benuzzi e Raffaele De Simone e poi ha completato una manciata di giri del tracciato in veste di pilota.

Al termine, entusiasto della nuova esperienza, non ha nascosto di essersi innamorato dell’agilità della 458 Italia. “E’ un po’ come me, molto reattiva, grintosa!”. Bolt ha poi scherzato sul batticuore provocatogli dal collaudatore Dario Benuzzi che sull’asfalto umido gli ha fatto provare l’ebrezza di qualche sbandata controllata. ”Ho avuto davvero paura, ma una bella paura. Sono eccitato come un bambino” e ha aggiunto “Oggi in particolare mi sento molto vicino alla squadra, mi spiace per il risultato di ieri ma questo è lo sport, lo so bene. Ci sono alti e bassi, l’importante è sapersi riprendere e sono sicuro che la Ferrari saprà farlo”.

L’atleta si è presentato sulla pista di casa Ferrari arrotolato in una sciarpa dell’Inter su una Scaglietti nera, dimostrando così ancora una volta il proprio amore, ricambiato, per la Casa automobilistica italiana. Non è infatti la prima volta che la Ferrari lo invita a testare i proprio bolidi su pista, dopo le Olimpiadi del 2008 aveva infatti provato a Montecarlo una 430. Ieri si è invece recato a Fiorano e ha trovato pronte per lui le due versioni più estreme della gamma, a 8 e 12 cilindri: una 458 Italia gialla e una 599 GTB HGTE rossa.

Nonostante i suoi 198 centimetri di altezza, Bolt sembrava un bambino alle prese con il suoi giocattolo preferito. Quando è sceso dall’auto quasi tremava, più per l’emozione che per la paura dei controsterzi da brivido. Che si fosse divertito era più che evidente.

Appena sceso lui stesso ha dichiarato: “La 458 mi piace di più, perché è aggressiva, si adatta al mio stile. Se me la comprerò? Magari dopo i Mondiali dell’anno prossimo. Io amo le macchine nere, ma questa la vorrei gialla. Nel mio garage una Ferrari in effetti manca: in Giamaica, sapete, non è facile trovarne”.

Bolt ha cercato di far dimenticare l’amarezza della sconfitta patita ad Abu Dhabi ed ha consolato a modo suo il pilota spagnolo Alonso: “Lo sport è così, vinci e perdi. L’importante è ripartire dopo le sconfitte”.

l.c.

davide

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