Larga come una 4. Perché rispetto alle altre versioni Carrera, pur essendo a trazione posteriore, si riconosce per la carrozzeria più larga di 44 millimetri che è tipica dei modelli a trazione integrale tipo Carrera 4 e poi perché a cambiare sono alcuni particolari sia estetici sia meccanici. Così, la GTS, proposta nelle versioni Coupé e Cabriolet, addotta i cerchi ruota della RS Spyder da 19 pollici con serraggio centrale ed è caratterizzata da alcune soluzioni estetiche specifiche, come il rivestimento frontale con spoiler laccato nero, i longheroni sottoporta, le scritte Carrera GTS sulle porte e sul cofano motore.
Senza sedili (dietro). L’equipaggiamento dell’abitacolo, invece, prevede, tra l’altro, sedili Sport con seduta in Alcantara nero in tono con l’allestimento interno del medesimo colore. Un altro elemento di distinzione della GTS è la mancanza, di serie, dei sedili posteriori nell’abitacolo della Coupé, una soluzione che riduce il peso di 5 kg rispetto a quello della Carrera S. A scelta, comunque, si possono richiedere i sedili posteriori senza alcun costo aggiuntivo.
Due trasmissioni. E poi c’è il motore che nasce dal 3.8 litri della Carrera S: aggiornato con interventi volti a migliorare sia la potenza (408 CV) sia le prestazioni e a ridurre il consumo, può essere accoppiato a un cambio manuale a 6 marce oppure al doppia frizione PDK a 7 rapporti. Altre caratteristiche tecniche, riguardano le sospensioni dotate di regolazione attiva degli ammortizzatori (PASM) e con possibilità di scegliere tra due assetti (Normal e Sport), nonché l’impianto frenante che, a richiesta, può essere dotato di dischi in ceramica.
Carattere forte. Su strada, la 911 Carrera GTS sa essere docile, persino “facile”, ma, all’occorrenza, mette in luce un carattere forte, per gente che vuole guidare davvero. Così, la si può apprezzare viaggiando anche con un filo di gas, muovendosi con dolcezza e guidando senza eccessivi patemi, poiché a tenere sotto controllo ogni eccesso dell’elevata coppia ci pensa l’elettronica. Si gioca così un po’ con i paddle del cambio e si ascolta la doppietta in scalata del riuscito cambio sette marce a doppia frizione.
Assetto piatto. La GTS, però, è una sportiva vera e basta spingere un po’ di più per “solleticare” il suo vivace temperamento anche se sulle strade americane dove l’abbiamo provata in anteprima, non è stato possibile sfruttare a fondo il suo notevole potenziale. Se si preme sull’acceleratore il sei cilindri boxer si scatena, cambia tono, diventa metallico e sale di giri con notevole progressione. L’inserimento in curva è rapido con rollio quasi nullo e con una notevole trazione che consente di sfruttare al meglio i tanti cavalli a disposizione.
Quattroruote.it
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