Inevitabili le richieste di un giudizio su questo primo scorcio di test: “Se consideriamo il nostro lavoro in maniera isolata possiamo dire di essere soddisfatti – ha detto l’ingegnere parmense – Siamo più o meno dove ci aspettavamo, anche se c’è ancora qualcosa da comprendere appieno in merito al comportamento della vettura, in particolare per quanto riguarda l’aerodinamica e le gomme. Se invece dobbiamo dire dove siamo rispetto agli altri allora non sarebbe serio dare una risposta precisa: non dico che brancoliamo nel buio ma quasi, viste le tante incognite in campo. E poi bisogna ricordare che siamo ancora agli inizi: da parte nostra, sappiamo che fra qui e Jerez avremo una buona base su cui lavorare dal punto di vista meccanico mentre per quanto riguarda l’aerodinamica non vedremo la versione definitiva della F150 prima di arrivare in Bahrain. E non credo che gli altri facciano qualcosa di diverso”.
Felipe ha perso circa quattro ore di lavoro a causa di un problema di affidabilità: “E’ stata una sciocchezza – la spiegazione di Costa -: un tubo si è sfilato ed è fuoriuscito dell’olio finito sugli scarichi e sulle gomme. Da qui il testacoda e il piccolo incendio che ha provocato dei danni che ci hanno costretto a restare a lungo fermi ai box. Peccato, perchè fino a quel momento tutto era filato liscio”.
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