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Renault, la risposta alla crisi: tagli stipendi manager e non solo

Renault, adottando una misura simile a quella del Gruppo Fca, ha annunciato che a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19 non procederà alla distribuzione del dividendo e che verranno ridotti gli stipendi dei vertici.

Renault Capture (Wheelsage)

L’emergenza non è più, e forse non lo è stata mai, confinata solo nelle mura degli ospedali. Sotto gli occhi di tutti la circostanza per cui la pandemia in atto, ha messo in ginocchio non solo i sistemi sanitari, ma anche quelli economici. A risentirne tutti i settori, anche quello automobilistico. Per preservare la salute dei propri dipendenti prima, ed a causa del lockdown poi, la filiera di produzione è stata interrotta. Va da sé che il pregiudizio subito è di portata biblica.

Per far fronte all’emergenza ed evitare ripercussioni nefaste al termine del marasma, soprattutto per i lavoratori, numerose case hanno preso drastiche decisioni. Il gruppo Fca, la fine dello scorso mese, ha reso noto che anche i vertici avrebbero dato il proprio contributo sostanziale alla crisi tagliando i propri stipendi. Ora Renault ricalca le orme del gruppo di Mirafiori e rende un importante annuncio.

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Renault rinuncia alla distribuzione del dividendo e taglia stipendi ai vertici: la misura per far fronte all’emergenza causata dal Covid-19

Renault (Getty Images)

Lo ha fatto FCA alla fine del mese scorso. Mike Manley ha annunciato che dal mese di aprile e per i successivi tre mesi si sarebbe ridotto lo stipendio del 50% ed i membri del Group executive council (Gec) del 30%. Analoga, anzi più drastica, la decisione del Presidente John Elkann il quale aveva annunciato che egli ed il Consiglio d’amministrazione avrebbero rinunciato integralmente ai propri compensi per tutto il resto del 2020. Tutto per il bene di lavoratori ed azienda.

A quasi 10 giorni di distanza, un’altra casa automobilistica ha deciso di percorrere la stessa via: si tratta di Reanult. Stando a quanto riporta la redazione dell’Ansa, il Cda ha comunicato che ritirerà la proposta di distribuzione del dividendo agli azionisti per l’esercizio 2019, che prevedeva un monte di 353 milioni di euro, ma non solo. Ridurrà, altresì, i compensi del presidente Jean-Dominique Senard e del ceo Clotilde Delbos del 25%. Una misura che perdurerà almeno sino al secondo trimestre del 2020. Anche gli amministratori decurteranno della stessa percentuale i loro gettoni di presenza.

La casa francese si affida ad un comunicato per fornire la notizia. Una scelta che nasce da un forte senso di responsabilità nei confronti dei propri lavoratori e del gruppo.

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Marco Spartà

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