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Cina, l’automotive volta pagina: riaprono concessionarie e fabbriche

Nonostante l’emergenza Coronavirus non sia del tutto superata, in Cina volta pagina. La filiera dell’automotive riparte: riaprono le concessionarie 

In Cina riaprono le concessionarie (Getty Images)

Ormai più di due mesi fa, la Cina si è trovata a dover combattere contro una nuova realtà: il Coronavirus. Da quando la terribile pandemia ha fatto le sue prime vittime a Wuhan, primo focolaio a livello globale, la vita di tutti è stata completamente stravolta. Partendo proprio dal territorio cinese, che ha chiuso tutto, fino ad arrivare all’Europa e agli Stati Uniti. Da ormai qualche settimana, in oriente la crisi sembra passata, e si tenta di ripartire.

La filiera dell’automotive cinese sta riaccendendo i motori. In Cina, il settore delle automobili è uno dei più proficui al mondo, con oltre 40 milioni di persone coinvolte direttamente o meno nell’industria. Wuhan dallo scorso 8 aprile è tornata a vivere, con la fine del periodo di lockdown e la riapertura di varie attività. Tra queste, anche le concessionarie hanno ripreso a lavorare, e i numeri relativi alle vendite sono destinati a crescere.

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In Cina riaprono le concessionarie: le nuove regole anti Covid-19

Imposte nuove norme di sicurezza per accedere agli showroom (Getty Images)

Ovviamente, non si può ancora parlare di emergenza Covid-19 completamente scacciata. Ci sono ancora diversi problemi collegati alla pandemia, e le misure di sicurezza sono più necessarie che mai. Anche per quanto riguarda le concessionarie in Cina, sono state attuate nuove regole per evitare un nuovo picco di contagi. Per entrare in uno showroom, infatti, sarà necessaria la registrazione ad un portale web. Dopodiché, bisognerà mostrare il Codice Verde, ossia l’app di controllo usata in Cina, e sottoporsi alla misurazione della temperatura corporea. Fatto ciò, la concessionaria offrirà ai clienti disinfettante per mani, mascherina e guanti.

In Cina, si prevede un picco nelle vendite già a partire dalle prossime settimane. Le motivazioni sono diverse. Innanzitutto le nuove norme anti Coronavirus prevedono un utilizzo di molto ridotto dei mezzi di trasporto tradizionali, il che implica l’uso dell’automobile. Inoltre, ci si avvicina alla riapertura delle scuole e alle vacanze estive. Periodi che coincideranno con una richiesta maggiore di veicoli da parte del popolo cinese per spostarsi in autonomia e sicurezza.

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Pasquale Conte

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