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Si avvicina il Gp Austria, gara che inaugurerà la nuova stagione di Formula Uno: si procederà con il massimo della cautela nel rispetto delle norme di sicurezza. Disponibili 10 mila tamponi per piloti e addetti ai lavori.
Il conto alla rovescia è ormai ufficialmente iniziato: dal 5 luglio prende ufficialmente il via la stagione 2020 di Formula Uno, giorno in cui è in programma il GP di Austria. Il ritardo rispetto al programma originario si è rivelato indispensabile per consentire che l’epidemia da Coronavirus potesse raggiungere una situazione più stabile, ma ovviamente tutto avverrà nel pieno rispetto delle normative di sicurezza volte a evitare che possano esserci nuovi focolai di contagio.
Proprio per questo Liberty Media ha messo in atto un protocollo particolarmente dettagliato, che regolerà in modo ben preciso le presenze all’interno del paddock. Anche se dovessero emergere nuovi casi positivi, il calendario proseguirà regolarmente, ma a questo si aggiunge un apposito piano di prevenzione a cui tutti gli addetti ai lavori dovranno sottostare in modo scrupoloso.
Liberty Media, la società che gestisce il Circus, si avvarrà della collaborazione di Eurofins Genomics, società impegnata nello studio e nell’analisi del DNA che ha ricevuto l’incarico da parte della FOM di gestire questa delicata fase prima dei Gran Premi di Austria e Stiria. L’azienda ha così messo a disposizione ben 10 mila tamponi, che saranno utilizzati per verificare le condizioni non solo dei piloti, ma anche dei collaboratori dei vari team già prima che gli impegni ufficiali prendano il via.
A dare ulteriori dettagli sulla procedura che sarà seguita è il responsabile dell’azienda Siegfried Schnabl: “L’accesso in pista per le persone che lavorano in pista (si tratta di circa 3 mila addetti ai lavori) sarà consentito solo se sarà accertartata la loro negatività dopo che saranno sottoposti a regolare tampone – sono le sue parole rilasciate nel corso di un’intervista all’agenzia di stampa APA -. Per certificare questa situazione sarà necessario essere in possesso di un apposito certificato che non dovrà essere stato rilasciato non meno di 4 giorni prima. Questo documento servirà proprio per far capire a tutti che la persona in questione non ha contratto il Coronavirus. Per portare avanti questo programma una cinquantina di noi opereranno all’interno del paddock, nell’arco di cinque giorni riusciremo a sottoporre tutti al test”.
I risultati che emergeranno saranno così resi noti entro 16-24 ore con la garanzia che venga rispettato l’anonimato.
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