(Foto di Michael Kauer-Pixabay)
Parcheggiare nel posto dei disabili è severamente sanzionato dal Codice della Strada: dalla multa alla decurtazione dei punti sulla patente. In alcuni frangenti è anche reato.
Parcheggiare in doppia fila, sul marciapiede, davanti ad un ingresso nonostante l’enorme divieto. Tutte consuetudini appartenenti a chi non possiede il benché minimo senso civico. Di queste malpractice, però, ce n’è una che però si impone su tutte: quella di posteggiare nelle strisce gialle, ossia all’interno del posto dedicato ai disabili.
Una violazione al Codice della Strada che la legge punisce severamente. Non solo multa, infatti, e decurtazione dei punti dalla patente. In alcuni casi può configurare anche un’ipotesi di reato.
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Appellarsi alla circostanza per cui non ci si era accorti che fosse un posto riservato ai disabili è inutile. Il parcheggio per le persone portatrici di handicap è, infatti, non solo delimitato dalle strisce gialle in terra, ma anche da zebre laterali del medesimo colore nonché da segnaletica verticale ben evidente. Uno spazio riservato, la cui fruizione è dedicata esclusivamente a soggetti che avanzano richiesta al Comune di residenza ed affetti da patologie che ne giustificano la concessione.
Considerato la particolare condizione, il legislatore è molto severo nei confronti dei trasgressori, ossia di tutti coloro che posteggiano la propria auto senza che abbiano alcun titolo per farlo.
Per comprendere le sanzioni in cui può incorrersi, se si decide si contravvenire alla regola bisogna consultare l’art. 188 del Codice della Strada, nomenclato appunto “Circolazione e sosta dei veicoli al servizio di persone invalide“. Nei primi commi il legislatore ha provveduto ad indicare quali sono le caratteristiche di un parcheggio per disabili e quali gli organi a cui rivolgersi per averne assegnato uno. Insomma quanto poc’anzi specificato (segnaletica verticale ed orizzontale e autorizzazione da parte del Comune).
È ai commi 4 e 5 che si leggono le sanzioni, rispettivamente:
Prevista anche la sanzione accessoria della decurtazione di due punti dalla patente.
Sussiste la possibilità per cui, parcheggiare nel posto riservato ad un disabile può configurare un’ipotesi di reato. Proprio come quanto accade quando si posteggia in doppia fila, il trasgressore può essere accusato di violenza privata.
A stabilirlo una recente pronuncia della Cassazione la quale ha rinvenuto, nel comportamento di un automobilista che aveva trasgredito alla norma di cui all’art. 188 Cds, gli estremi di reato contestatigli dalla Procura.
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