La Racing Point in pista (Foto: Getty Images)
Ancora una volta è arrivata una reprimenda dai commissari dopo il richiamo a Silverstone ai danni della Racing Point. Ma le avversarie non mollano: tutto passa nelle mani del Tribunale d’Appello.
Non sembra esserci pace per la Racing Point in questo avvio di stagione, vittima di un reclamo da parte della Renault ( a cui si sono poi accodate anche altre scuderie) al termine del Gp di Stiria, accusata di avere copiato l’impianto frenante dalla Mercedes 2019. La collaborazione tra i due team è cosa nota (le Frecce d’Argento forniscono il motore), ma il freno si tratta di un elemento che deve essere originale secondo quanto previsto dal regolamento.
Chi pensava che la FIA potesse adottare la mano dura nei confronti del “Team Rosa” si è dovuto però ricredere: sono stati infatti tolti 15 punti dalla classifica costruttori (7,5 per ogni monoposto), oltre a una sanzione pecuniaria, ma nessun riferimento ai piloti. Solo una reprimenda invece per le gare successive. Nonostante la decisione arrivata venerdì, però, c’era tutta l’impressione che il comportamento scorretto si fosse ripetuto anche in questo secondo weekend di Silverstone ed è così scattato un nuovo richiamo da parte dei commissari, che hanno deciso di vederci chiaro.
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Commettere una violazione ripetuta del regolamento potrebbe portare a conseguenze decisamente pesanti. E invece anche questa volta la FIA ha deciso di soprassedere. I commissari sportivi di Silverstone hanno adottato lo stesso provvedimento preso dai colleghi del GP di Ungheria e del GP di Gran Bretagna hanno infatti deciso di optare per una nuova reprimenda.
La situazione potrebbe però non essere comunque finita qui. Cinque squadre hanno infatti presentato ricorso al Tribunale d’Appello della FIA, convinte che questo modo di agire abbia portato a favoritismi alla scuderia. Anche la Racing Point non vuole comunque stare con le mani in mano, ritenendo di essere stata sempre nel giusto.
Il “sospetto”, però, è che questo modo di agire possa essere un modo per colpire almeno indirettamente la Mercedes. Non lasciano infatti spazio a grandi interpretazioni le parole del team principal della Ferrari, Mattia Binotto: “Se c’è qualcuno che copia il compito è perché c’è qualcun altro che glielo passa” – ha detto al termine della gara.
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