Cronaca

Land Rover Defender nella scarpata: cinque morti sulle Alpi cuneesi

L’auto, un Land Rover Defender, è finita in una scarpata lungo la strada per Monte Crocette

Cinque le vittime accertate, tutte giovanissime: altre quattro le persone ferite nello schianto, tutte ricoverate e due delle quali in gravi condizioni.

Il Land Rover precipita nella scarpata sotto il rifugio

Secondo quanto è stato accertato dai primi riscontri l’incidente sarebbe avvenuto a Castelmagno, in Alta Valle Grana in provincia di Cuneo. Siamo nelle Alpi Cozie meridionali, un tradizionale luogo di villeggiatura per migliaia di appassionati della montagna e delle escursioni che si danno appuntamento qui da Milano, Cuneo, Torino e Liguria. L’auto, un Land Rover Defender 130, sarebbe uscito di strada per circostanze ancora non del tutto chiarite e sarebbe precipitato in una scarpata, mentre stava salendo verso il Ponte Crocette, nei pressi del Rifugio Maraman.

Il rifugio, chiamato dagli escursionisti anche Castelmagno, in questi giorni è regolarmente aperto. Si può mangiare e pernottare. In occasione di San Lorenzo tutta la zona del vicino Santuario, un vero paradiso per gli amanti della montagna, era stato affollato da centinaia di escursionisti. Tutti i rifugi ne hanno approfittato per proporre eventi musicali ed enogastronomici.

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Una notte sotto il cielo stellato

I ragazzi a bordo del fuoristrada avevano in programma di salire in quota verso i 1800 metri della Grange Tibert. Il gruppo si era ritrovato in Borgata Chiotti per organizzare serata. Tutti insieme avevano deciso di arrivare all’Alpe Chastlar, in uno dei punti più panoramici di tutte le Cozie. Volevano ammirare il cielo stellato e raggiungere le famiglie che erano già salite a piedi qualche ora prima. Nella fase di salita qualcosa va storto. Un testimone racconta di avere visto il pesante fuoristrada scivolare nel vuoto in corrispondenza di una stretta curva a gomito a ridosso di un costone. Poi un gran frastuono e urla disperate. Il Defender si sarebbe schiantato giù dalla parete scivolando lungo il dirupo e ribaltandosi più volte per finire la sua corsa a valle, quasi 200 metri più sotto.

Immediato l’allarme che ha visto alzarsi in volo l’Elisoccorso del 118 mentre sul posto arrivavano Carabinieri, medici del pronto intervento e Vigili del fuoco. Purtroppo per le vittime, sbalzate fuori dall’abitacolo, non c’è stato nulla da fare. Si tratta di giovani tutti residenti in provincia di Cuneo e abitudinari delle escursioni in Valle Grana.

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L’identità delle vittime

Il mezzo pare sia omologato per trasportare sei persone ma è tutto pieno: nove ragazzi.  A bordo oltre alle cinque vittime, altri quattro giovanissimi, tre dei quali minorenni, anche loro feriti. Due di loro sono stati trasportati d’urgenza in ospedale e le loro condizioni sarebbero gravi. Nella notte agli operatori del soccorso tocca il tragico compito di dare la notizia della tragedia ai familiari delle vittime. Tutti i ragazzi deceduti stati riconosciuti e le cui salme sono ora state ricomposte all’obitorio dell’ospedale di Cuneo.

Le vittime sono Marco Appendino, 24 anni, di Savigliano e che era alla guida del Defender, i fratelli Nicolò ed Elia Martini, 17 e 11 anni, di San Sebastiano di Fossano, molto noti in paese per l’attività del padre che è uno storico produttore caseario di Castelmagno. Poi Camilla Bessone (16) e Samuele Gribaudo (14) residenti a San Benigno di Cuneo. Feriti in maniera meno grave due amici anche loro a bordo del fuoristrada: Chiara (17, originaria di Morozzo) e Anna (17 anni anche lei, di San Benigno, la sorella di Samuele). Due i feriti ricoverati in ospedale la cui identità non è stata ancora resa nota: Marco, 24 anni, anche lui di Savigliano, è stato elitrasportato al CTO di Torino mentre Danilo (17, originario di Verzuolo), è in prognosi riservata all’ospedale Santa Croce di Cuneo. Condizioni grave, ma i due giovani non sarebbero tuttavia in pericolo di vita.

La notizia ha gettato in un profondo e triste cordoglio tutta la comunità della val Maira e della Valle Grana. Alcuni sindaci hanno sospeso i festeggiamenti, già in tono minore a causa della pandemia, del Ferragosto.

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Stefano Benzi

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