MotorSport

F1, Red Bull: l’erede thailandese è nei guai, ricercato dall’Interpol

F1, Red Bull: l’erede thailandese è nei guai, ricercato dall’Interpol. Vorayuth Yoovidhya, nipote del fondatore delle “lattine energetiche” ha un mandato pendente da tre anni per un omicidio stradale

Red Bull: l’erede thailandese è nei guai, ricercato dall’Interpol (Foto: Getty)

La Red Bull è diventata negli ultimi anni una delle potenze principali in Formula 1, in grado di vincere quattro campionati del mondo consecutivi con Sebastian Vettel tra il 2010 e il 2013 e con una competitività ancora ai massimi livelli con Max Verstappen. Un rivale all’altezza di Ferrari e Mercedes pur non avendo alle spalle una storia motoristica significativa. Una partenza da zero grazie al fiuto di Dietrich Mateschitz e ai fondi del co-proprietario thailandese Yoovidhya. Non è un caso la presenza attuale di Alexander Albon tra le fila delle “lattine energetiche”, vista la sua provenienza. Un peso che la Thailandia ha sempre mantenuto nelle scelte della Red Bull e che continua tuttora. La parte asiatica dell’azienda vive ora un periodo difficile però, dovuto alle vicende personali del nipote del fondatore. Il suo erede, ovvero Vorayuth Yoovidhya, è attualmente ricercato dall’Interpol per un omicidio stradale commesso nel 2012. A bordo della sua auto sportiva uccise in patria un poliziotto in un incidente. Ora l’organizzazione internazionale ha emesso un  “avviso rosso” per arrestare il fuggitivo.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Red Bull, quale propulsore post 2021? Le ipotesi al vaglio di Milton Keynes

F1, Red Bull: Vorayuth Yoovidhya è nei guai. L’erede thai è ricercato per un omicidio stradale

Vorayuth Yoovidhya è nei guai. L’erede thai ricercato per omicidio stradale (Foto: Facebook)

La mossa dell’organizzazione di polizia internazionale è l’ultima della saga di anni che circonda Vorayuth Yoovidhya che si è schiantato con la sua auto di lusso nel 2012, uccidendo un agente di polizia.

Le accuse contro Vorayuth, che è il nipote del co-fondatore della Red Bull, erano state inizialmente ritirate a luglio, scatenando l’indignazione pubblica da parte dei thailandesi che la consideravano un esempio dell’impunità di cui gode l’élite del paese.

Ha stimolato le indagini da parte di varie agenzie governative, tra cui l’ufficio del procuratore generale che il mese scorso ha annunciato nuove accuse contro il responsabile dell’incidente. Accuse guida spericolata e presunto uso di cocaina.

Il vice portavoce della polizia nazionale, il colonnello Kissana Pattanacharoen, ha confermato domenica che un avviso rosso – l’allarme più urgente dell’Interpol – è stato emesso all’inizio di questa settimana.

L’erede latitante è fuggito dalla Thailandia nel 2017 su un jet privato. Da allora nessuno sa più nulla di lui.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Verstappen, possibile addio alla Red Bull: gli scenari senza più la Honda

Angelo Papi

Recent Posts

Auto elettriche, tempi di ricarica sempre più veloci: ecco i modelli più efficienti secondo il NAF

La ricarica delle auto elettriche rappresenta uno degli aspetti più dibattuti nel passaggio alla mobilità…

2 giorni ago

Porsche pensa ai conti, si torna al Suv termico: arrivo previsto entro il 2028

Porsche ha annunciato un’importante revisione della propria strategia produttiva, con il ritorno a un SUV…

2 giorni ago

Bagagli auto: il codice parla chiaro, rischi fino a 1700 euro di multa

  Le vacanze estive sono alle porte, e con esse la classica preparazione del viaggio:…

2 giorni ago

Piloti F1, cosa guidano fuori dalla pista? Alcuni hanno delle auto impensabili

Nel paddock di Formula 1, non solo le monoposto da gara sono protagoniste, ma anche…

4 giorni ago

Tutte le bufale riguardo le auto elettriche: ad alcune abbiamo creduto tutti

Questi sono i falsi miti sulle auto elettriche più diffusi al mondo: se non vuoi…

5 giorni ago

Nuova Renault Clio: che trasformazione, sembra tutt’altra macchina

La nuova Renault Clio sembra essersi completamente trasformata: adesso sì che fa davvero impressione, novità…

5 giorni ago