Joan Mir campione del mondo 2020 in MotoGp (Foto. Getty Images)
Joan Mir, campione del mondo in carica con la Suzuki, sarà chiamato a confermarsi nella prossima stagione. Una situazione non semplice secondo Kevin Schwantz.
Joan Mir campione del mondo 2020 in MotoGp (Foto. Getty Images)
Il 2020 passerà alla storia come l’anno che ha posto fine alla lunga leadership di Marc Marquez, che non è più riuscito a tornare a gareggiare dopo l’infortunio subito al primo appuntamento stagionale a Jerez e da cui non si è ancora ripreso. Joan Mir, campione del mondo in carica, sarà quindi l’osservato speciale della nuova annata che partirà tra qualche settimana, in cui sarà chiamato a dimostrare come quel successo non sia stato casuale. In questi mesi, infatti, in graduatoria l’equilibrio non è mancato, ma alla fine è stato il pilota della Suzuki a prevalere per la sua continuità.
Il maiorchino sarà quindi chiamato a sopportare anche la pressione che, inevitabilmente si genera in questa situazione. L’affidabilità della sua moto sarà quindi un elemento fondamentale, ma lo sarà altrettanto la sua capacità di gestire anche i momenti difficili che potrebbero verificarsi nel corso dei vari appuntamenti del Mondiale.
Kevin Schwantz (Getty Images)
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A inizio 2020 probabilmente nessuno sarebbe stato pronto a scommettere sulla Suzuki e su Joan Mir in ottica lotta per il titolo. L’assenza del leader delle ultime stagioni; Marc Marquez, ha certamente facilitato il loro compito, ma spesso la situazione diventa più complessa quando si è chiamati a confermare quanto di buono fatto vedere in una stagione da incorniciare per il ragazzo.
Kevin Schwantz conosce bene l’atmosfera che si respira nel team giapponese e ha così voluto lanciare un messaggio di incoraggiamento al neo campione del mondo. Lo statudinese, dopo avere conquistato il titolo, ha infatti affrontato una stagione non del tutto positiva per lui: “Io mi ero trovato a vivere una serie di difficoltà impreviste, spesso non sono nemmeno riuscito a portare a termine una gara – sono state le parole dell’ex centauro riportate da Motorsport.com -. Non sapevo più cosa pensare. Addirittura mi ero convinto che il numero 1 sulla moto mi portasse sfortuna. Joan deve sapere che la sfida che lo attende non sarà semplice, lo deve mettere in conto. Ripetersi è spesso più difficile di vincere la prima volta. Ora rutti si aspettano qualcosa in più da lui e dovrà dimostrare in pista le buone impressioni arrivate nel 2020″.
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