Guanyu Zhou si prepara alla sua terza stagione in Formula 2 (Getty Images)
In un paese che ama Formula 1, Guanyu Zhou potrebbe essere il primo pilota cinese a fare il suo esordio nel massimo campionato automobilistico
I tifosi italiani hanno cominciato a conoscerlo soprattutto per via del fatto che il nostro paese lo ha quasi adottato e perché per quattro anni è stato uno dei nomi di punta dell’Academy della Ferrari.
Due anni fa è passato alla Renault. E difficilmente Guanyu Zhou, 21 anni, cinese di Shanghai, si sposterà dalla casa francese che lo ha blindato con un contratto importante soprattutto dopo i suoi primi successi in Formula 2. Una vittoria a Sochi e ben cinque podi nella sua ultima stagione con la UNI-Virtuosi.
La passione della Cina per la Formula 1 arriva un po’ ovattata nel nostro paese: non si parla delle tante scuderie che stanno nascendo, dei piloti giovani che via via si stanno mettendo in luce. Ma nemmeno del crescente interesse economico che tutti gli sport motoristici stanno generando in Cina. Come i recenti successi in Formula E stanno bene evidenziando.
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Mia Sharizman, il direttore dell’Academy dell’Alpine è convinto che Guanyu Zhou sia qualcosa di più di una semplice promessa: “Di sicuro stiamo parlando di un talento vero, non solo di una curiosità o di uno strumento di marketing per scaldare la passione dei tifosi e delle aziende cinesi – dice il manager – Guanyu è l’unica vera e concreta possibilità per la Cina di avere un pilota in Formula 1 e ha abbastanza talento per reggere al massimo livello almeno per i prossimi 15 anni”.
La Cina è un mercato colossale. La Renault sa bene che Guanyu Zhou è un elemento chiave: “Credo che sia un’occasione unica – conclude Sharizman – anche se l’interesse e il livello dei piloti cinesi sta crescendo, non credo vedremo preso un altro pilota cinese così ad alto livello”.
Zhou ha già avuto il suo battesimo su una F1 lo scorso anno, quando aveva partecipato ad alcuni test con la vettura del 2018 ma non è mai stato inserito in uno degli eventi ufficiali. E per altro non è il primo cinese ad affacciarsi alla Formula 1: prima di lui c’era stato Ma Qinghua, cinque sessioni di prove libere non indimenticabili con HRT e Caterham tra 2012 e 2013.
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