I contagi continuano a crescere in Italia (Foto: Getty Images)
È attesa per le decisioni del Governo sui Nuovi Colori Regioni, che saranno in vigore a partire da lunedì prossimo, 8 marzo. In diverse aree si rischia un’ulteriore stretta.
Il venerdì è ormai da qualche tempo una giornata cruciale per conoscere quale sarà il destino che toccherà agli italiani, chiamati a rispettare le misure restrittive introdotte dal governo per provare ad arginare l’epidemia. Negli ultimi giorni il numero dei contagi è salito in maniera vertiginosa e tutti gli esperti sono ormai concordi sulla necessità di non perdere ulteriore tempo e di adottare provvedimenti ancora più rigidi se non si vuole andare incontro a conseguenze ancora più gravi. I provvedimenti entreranno in vigore a partire da lunedì prossimo, 8 marzo, ma sembrano essere davvero poche le Regioni che potranno continuare a restare in “Zona Gialla”, mentre la Sardegna potrebbe vedersi confermata la “Zona Bianca“, la fascia che è più vicina alla situazione precedente alla pandemia (unici obblighi mascherina e distanziamento).
La Lombardia, che continua a essere la Regione con il maggior numero di positivi ha provato a giocare in anticipo e già da oggi è entrata in “Zona Arancione Rafforzato“. Una scelta presa dal presidente della Regione Attilio Fontana, che si augura di poter evitare in extremis il “Rosso”, che finirebbe per danneggiare particolarmente soprattutto gli esercizi commerciali. Questa mossa, però, non ha mancato di scatenare polemiche tra i cittadini per lo scarso preavviso. Ritrovarsi con le scuole chiuse rappresenta infatti un problema per molti genitori che continuano a lavorare.
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Nuovi Colori Regioni: tante zone sono a rischio lockdown
Questa mossa, volta a evitare che potessero essere colpite zone che hanno una minore incidenza di casi, potrebbe però non essere sufficiente a evitare il “Rosso” per la Regione più popolosa d’Italia. Il valore determinante per la decisione finale sarà innanzitutto l’indice Rt. Successivamente la cabina di regia si riunirà per prendere in considerazione gli ormai noti 21 parametri. Si prenderanno in considerazione anche la situazione degli ospedali (terapie intensive e ricoveri), oltre ovviamente alla percentuale di positivi in rapporto ai tamponi effettuati.
Il “Rosso” sembrerebbe però essere quasi certo anche per l’Emilia Romagna, altro territorio che era stato colpito anche nella prima ondata. Anche qui il Governatore Stefano Bonaccini ha da poco firmato un’ordinanza, che ha fatto finire in “Zona Rossa” Bologna e Modena, mentre Reggio Emilia e quasi tutta la Romagna sono in “Arancione Scuro”. Da valutare anche la situazione di Piemonte e Campania. Non è da sottovalutare il quadro epidemiologico anche in Abruzzo (Pescara e Chieti sono già diventate “Rosse” su decisione della Regione) e delle Marche, che sono in “Arancione” (Ancona e Macerata già “Rosse”).
Ci sono poi delle Regioni che al momento erano riuscite a restare “Gialle”, ma che potrebbero nelle prossime ore diventare “Arancioni“. È il caso di Calabria, Friuli Venezia Giulia e Veneto. Non sono escluse strette ulteriori anche per Lazio e Puglia.
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