Max Verstappen e Lewis Hamilton (Getty Images)
Michael Masi, direttore di Gara di Formula 1, spiega perché Verstappen ha dovuto restituire la posizione dopo il sorpasso in Curva 4.
Max Verstappen e Lewis Hamilton (Getty Images)
Non sono mancate le emozioni nel Gran Premio del Bahrain, primo appuntamento del campionato di Formula 1 2021. C’è stato un finale abbastanza thrilling con Lewis Hamilton e Max Verstappen protagonisti.
Il pilota della Red Bull sembrava essere nella condizione giusta per superare il rivale e prendersi saldamente il primo posto. Ma in Curva 4 dopo il sorpasso è finito fuori pista e ha dovuto restituire la posizione al campione della Mercedes, che poi ha tenuto duro fino al traguardo conquistando la vittoria. Non sono mancate delle polemiche.
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Max Verstappen e Lewis Hamilton (Getty Images)
Christian Horner, team principal della Red Bull, dopo la gara ha fatto presente che non erano chiare le disposizioni riguardanti l’utilizzo della via di fuga oltre il cordolo di Curva 4. Hamilton durante il GP era andato fuori in più occasioni (guadagnando circa 2 decimi ogni volta) ed era stato poi richiamato, perché rischiava la bandiera bianca-nera.
È stato Michael Masi, direttore di gara della Formula 1 ad avvisare il campione della Mercedes. E sempre lui ha avuto modo di chiarire quanto successo: «Tutto era stato stabilito nella riunione piloti di venerdì sera. Non si poteva andare oltre il cordolo di Curva 4 con tutte e quattro le ruote. Nel corso della gara non è cambiato nulla. Quasi ogni macchina ha fatto la cosa giusta, qualcuna è andata oltre ma ciò non è mai stata una costante. Per quanto riguarda la tolleranza concessa ai piloti, non deve essere acquisito un vantaggio duraturo».
Masi spiega che era previsto dal regolamento il fatto che Verstappen dovesse restituire la posizione, avendo tratto vantaggio dalla manovra fatta su Hamilton andando oltre il cordolo di Curva 4 e quindi ci si è mossi seguendo semplicemente le regole: «Abbiamo subito suggerito alla Red Bull di restituire la posizione guadagnata, come indicato dal regolamento sportivo. E loro lo hanno fatto. Non era per aver superato i limiti della pista, ma per aver ottenuto vantaggio duraturo superando un’altra auto fuori dalla pista».
Cosa sarebbe successo se Red Bull non avesse avvisato Verstappen e la gara si fosse conclusa con l’olandese primo? Masi risponde: «La questione sarebbe stata segnalata ai commissari, i quali avrebbero presi i provvedimenti appropriati. Generalmente viene imposta una penalità di tempo. Avrebbe potuto essere di 5 o 10 secondi».
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