Michele Pirro (Getty Images)
Michele Pirro, collaudatore della Ducati, pronto a superare il record di velocità di Zarco: la richiesta a Dall’Igna in caso di vittoria
Una Ducati da record. Nella prima gara dell’anno la casa di Borgo Panigale ha visto sfumare il successo e si è dovuta accontentare di un doppio podio con Zarco e Bagnaia. Un risultato di tutto rispetto che conferme le ambizioni della moto italiana nella MotoGp 2021. Obiettivi importanti per la Ducati che spera di poter lottare per i titoli e magari portarne a casa qualcuno.
I prossimi appuntamenti stagionali chiariranno le potenzialità della moto che intanto ha già lasciato vedere la sua grande velocità. Proprio Zarco ha segnato la velocità record di 362,4 Km/h, un record che qualcuno sostiene possa essere battuto. E’ Michele Pirro a mettere nel mirino i 400 Km/h: il collaudatore, che correrà al Mugello con una wild card, è convinto di poter sfrecciare anche più veloce del pilota francese ed è pronto a chiedere a Dall’Igna la possibilità di provarci.
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Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Michele Pirro racconta che già in alcuni test privati erano stati superati i 360 Km/h, spiegando che “sopra i 320-330 la differenza di sensazioni è esponenziale“.
Il merito di una Ducati così veloce non va però soltanto al motore: “La potenza l’abbiamo sempre avuta. Il di più che ci fa arrivare a questi limiti è il lavoro fatto su tutto il pacchetto: aerodinamica, elettronica, telaio“. Ora l’obiettivo è superare il record di Zarco, ottenuto tra l’altro su una pista dove il rettilineo non è lunghissimo. “In Qatar è poco più di un chilometro e la curva precedente è lenta. Immagina se avessi 500 metri di accelerazione in più”. Un’eventualità che porta Pirro a dire: “Con queste moto se dai spazio, allunghi i rapporti e togli la preoccupazione di curvare, passi tranquillamente i 400 Km/h“. Più che una sensazione per il collaudatore Ducati è un obiettivo ed, infatti, aggiunge di essere pronto a chiedere Dall’Igna di poterci provare: “Se vinciamo qualcosa di importante, chiedo di potermi lanciare su una pista da due o tre chilometri per vedere a che velocità arriva“.
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