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Auto Elettriche, dalla Germania le batterie flessibili: il progetto

Batterie flessibili per auto elettriche, la Germania ci starebbe lavorando seriamente. Potrebbero arrivare nel 2023. Come funzionano e quali novità porteranno

Auto elettriche, dalla Germania le batterie flessibili: come funzionano (Getty)

Le celle delle batterie delle auto elettriche diventano flessibili: questa l’idea che arriva dalla Germania. Un progetto inedito ed ambizioso, che potrebbe davvero concretizzarsi. Si tratta di una novità studiata dai ricecatori dell’Istituto di tecnologia di Karlsruhe. L’obiettivo è di superare uno dei maggiori “difetti” delle batterie: l’ingombro. All’interno delle auto elettriche, i moduli delle celle di ioni di litio sono realizzati in blocchi di dimensioni standard, montati poi all’interno di rigidi chassis nelle consuete forme rettangolari.

Si tratta di un problema in chiave mobilità, perché l’ingombro di questi blocchi è un fattore con cui bisogna fare i conti quando si realizzano le automobili elettriche, e ovviamente la loro forma limita la capacità delle batterie. Ad oggi, pur di cercare di mettere il maggior numero possibile di celle, le auto elettriche vedono quasi ogni spazio disponibile occupato da questi moduli. L’idea dei ricercartori, invece, è quello di adattare la forma delle batterie a quelle degli spazi a disposizione.

Auto elettriche in ricarica (Getty Images)

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Auto elettriche, batterie pieghevoli e flessibili: la novità arriva dalla Germania

Celle curve, o addirittura pieghevoli. Sarebbe una novità di grande portata, che darebbe soltanto vantaggi in termini di prestazioni e per quanto riguarda l’efficienza in generale. Questa ricerca fa parte del progetto “AgiloBat“, guidata dal professor Holger Hanselka. Il lavoro ha ricevuto 14.5 milioni di finanziamenti pubblici. Già un anno fa ci furono dei passi avanti con il modello AgiloBat1, che permise di creare dei blocchi di celle pieghevoli. Stavolta, con l’AgiloBat2 si cerca di fare uno step in avanti: Intelligent Battery Cell Production dovrebbe permettere la realizzazione in serie delle prime batterie pieghevoli.

“Alla Karlsruhe Research Factory stiamo mettendo a punto una linea produttiva flessibile – ha detto il professor Jurgen Fleischer, capo del progetto – cercheremo di produrre diverse celle, anche pieghevoli, con gli stessi processi. L’obiettivo più importante è utilizzare le stesse catene di produzione per creare prodotti differenti per caratteristiche e composizione chimica”. La produzione dei nuovi sistemi pieghevoli e modulari inizierà nel 2022 e proseguirà con la sperimentazione nel 2023. Dopo la valutazione dei test si deciderà se sarà possibile procedere con una produzione in serie di queste batterie “agili”.

Giovanni Scotto

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