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Fiat Uno, perché si chiama così: l’origine insolita del nome

L’origine del nome della Fiat Uno, la vettura record di vendite per la casa italiana

Fiat Uno

La Fiat Uno è stata una delle auto più fortunate mai prodotte dalla casa torinese. Ben 9,5 milioni di vetture immatricolate dal 1983 al 1995 (dal 1989 la seconda serie che durerà fino a fine produzione) per un successo che la porta ad essere nella top 10 delle più vendute di sempre.

Ma perché si chiama “Uno“? Qual è l’origine del nome? La spiegazione è decisamente più semplice di quanto si possa pensare. Di fatto, la piccola vettura porta il nome del progetto a lei dedicato dalla Fiat. Il marchio torinese, in quegli anni, lavorava su due progetti differenti; quello di “Tipo Uno” e di “Tipo 2”, quest’ultimo poi diventato la Fiat Tipo. Ebbene, deciso di commercializzare quel progetto, si decise di non modificare più il nome.

La vettura fu disegnata da Giugiaro e, dopo le iniziali divergenze con Lancia, alla quale era destinata, ebbe successo sotto il marchio Fiat. Fu Umberto Agnelli ad innamorarsi del progetto e dare il via libera alla produzione.

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Fiat Uno: motore e allestimenti

Stabilimento Fiat (Getty Images)

La Uno doveva essere, nelle intenzioni, l’erede della Fiat 127 ma ebbe decisamente più successo dell’antenata. Piacque fin da subito per essere un’auto compatta, dalle dimensioni esterne limitate ma con una grande capienza interna. Semplice e lineare, con plancia in plastica e quadro strumenti fornito di tutte le spie, la meccanica derivata proprio dalla 127.

Motore trasversale e piazzato sull’anteriore, così come lo era la trazione; tre le possibili motorizzazioni, tutte a benzina. Si partiva da quella con 45 cavalli fino alla più potente, quella da 70 passando per la versione intermedia da 55. Solo successivamente arrivò anche l’alimentazione a diesel da 45 cavalli.

Non c’era grande scelta sugli allestimenti; due i possibili, quello “normale” e la versione “S” più accessoriata. Solo successivamente arrivò la vettura parca di consumi, la “Energy Saving”, fino alle versioni speciali sempre più potenti e di lusso, come la 1.0 Fire e la 1.1, fino alla Turbo del 1989 dotata di un 1.3 litri da ben 103 cavalli. Ricercatezza e lusso, invece, nella SX, fino alla Selecta, la prima con il cambio automatico.

Giovanni Spinazzola

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