Formula 1

F1 GP Imola, la guida al tracciato: caratteristiche, lunghezza e punti principali

La guida al tracciato dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari che ospita il GP Imola. Inaugurato nel 1953, si percorre in senso antiorario

F1 GP Imola, la guida al tracciato: layout, caratteristiche e insidie per i piloti

Per il secondo gran premio della stagione, la Formula 1 torna a Imola. Un circuito storico, inaugurato il 25 aprile 1953 con il Gran Premio Coni di motociclismo. Il circus aveva abbandonato l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari nel 2006 e l’ha ritrovato lo scorso autunno per effetto della pandemia che ha stravolto i calendari.

Nell’attuale configurazione, il tracciato è lungo 4909 metri da percorrere in senso anti-orario. Nove infatti le curve a destra, dodici quelle a sinistra. La sede stradale è stretta, questo rende difficili i sorpassi. I tre settori presentano caratteristiche, curve e velocità diverse che mettono a dura prova tutte le componenti delle monoposto. Vediamo brevemente come si presenta l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari.

Il primo è un settore veloce, di scorrimento. La variante del Tamburello, dove Ayrton Senna morì nel 1994, è stata trasformata in una doppia chicane. Qui il tracciato è più difficile da interpretare, almeno fino alla curva Villeneuve, associata all’incidente mortale di Roland Ratzenberger nelle qualifiche del 1994.

Dopo la Villeneuve, si entra nel secondo settore. Dopo la Tosa è fondamentale la giusta trazione in modo da ripartire velocemente in accelerazione perché si va verso la Piratella, in leggera salita. Inizia un vero e proprio saliscendi, in cui si passa da 72 a 51 metri di altitudine, per poi tornare a 69,7 all’altezza della Variante Alta.

Si tratta di una chicane da affrontare in terza a circa 130 km/h che immette alla Rivazza, che secondo i tecnici Brembo richiede la frenata più dura dell’intero tracciato. Le monoposto arrivano a 309 km/h e scendono a 145 km/h in soli 96 metri e prepararsi ad affrontare il lungo rettilineo finale, unico punto in cui si può attivare il DRS.

GP Imola, il circuito secondo Brembo: i freni

I tecnici Brembo hanno assegnato un indice di difficoltà di 3 all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, in una scala da uno a cinque. I piloti, infatti, agiscono sui freni per poco più di nove secondi e mezzo al giro, ovvero il 13% del tempo complessivo in gara.

Solo otto delle diciannove curve, aggiungono le simulazioni Brembo, richiedono un’azione sul freno. E nessuna per più di 1,9 secondi. Per questo solo quattro staccate sono considerate altamente impegnative per i freni, due sono di media difficoltà e le due restanti sono di fatto leggere.

 

Le strategie Pirelli per la gara

Carlos Sainz potrà scegliere le gomme al via del GP Imola. Sette top-10 hanno le soft (Getty Images)

La gara, della durata di 63 giri, dovrebbe essere affrontata dalla maggior parte dei piloti con una sola sosta ai box, vista la difficoltà a sorpassare e i 30 secondi che si impiegano nell’attraversare la corsia box.

Per quanto riguarda i primi dieci in griglia, il fornitore ufficiale Pirelli spiega che tre dei top-10 partiranno con le gomme medie: Max Verstappen e i due piloti Mercedes. Gli altri sette partiranno con le soft, compreso dunque Sergio Perez che scatterà dalla seconda posizione, sul lato più sporco della pista.

Hamilton, Bottas e Verstappen, ha spiegato Mario Isola, responsabile F1 Car Racing di Pirelli, partendo con le medie possono permettersi una strategia più flessibile. Ma c’è per tutti l’incognita meteo, con il relativo rischio pioggia. “Se il tempo rimane asciutto – ha detto Isola -, tutte e tre le mescole potrebbero avere un ruolo importante in gara. Chi parte con pneumatici soft non avrà uno svantaggio particolare rispetto a chi parte con medium perché Imola è un circuito non particolarmente severo sui pneumatici e le temperature dovrebbero essere abbastanza fresche”.

Ricordiamo che Pirelli ha portato a Imola le mescole intermedie della gamma, ovevro C2, C3 e C4, con pressioni minime di gonfiaggio inferiori rispetto all’anno scorso. Le indicazioni parlano di 21.0 psi per le gomme anteriori e 19.0 psi per le posteriori.

Alessandro Mastroluca

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