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Auto Diesel e Benzina, stop vendite nel 2035: la richiesta di 27 top aziende

Per le auto Diesel e Benzinalo  stop alle vendite nel 2035 può diventare una possibilità concreta. Sono 27 le aziende che hanno sottoscritto un appello alla Commissione Europea e ai governi.

Rifornimento benzina (Foto: Getty Images)

Le Auto Diesel e Benzina potrebbero subire uno stop alle vendite già nel 2035. Entro quella data in commercio potrebbero esserci solo modelli elettrici secondo una richiesta  sostenuta da ben 27 aziende che ritengono sia fondamentale non avere più in commercio vetture dotate di motore a combustione. A farsi promotrici di questa misura sono società importanti nel proprio settore, tra cui spiccano Coca-Cola, Ikea, Sky, Uber, Volvo, le italiane Enel X e Novamont. L’idea è sostenuta anche da associazioni di automotive, energia, sanità, finanza.

Per fare in modo che la loro presa di posizione possa essere considerata le società hanno deciso di rivolgere un appello alla Commissione Europea, al Parlamento europeo e ai governi dei Paesi membri Ue.

Auto elettrica (Getty Images)

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Auto Diesel e benzina stop alle vendite: l’obiettivo da raggiungere entro il 2035

I firmatari della mozione ritengono sia fondamentale avere un traguardo concreto da raggiungere: “inaugurare una nuova era di mobilità a zero emissioni entro il 2035” – si legge nel loro appello. La Commissione ha intenzione di proporre già il prossimo giugno i nuovi obiettivi. Si prevede “la riduzione delle emissioni complessive di almeno il 55% entro il 2030, per arrivare alle zero emissioni nette entro il 2050″. Questo potrebbe permettere alla Unione Europea di “diventare leader globale in un settore chiave per un futuro a zero emissioni”.

Portare avanti questo processo avrebbe benefici importanti anche per la salute della popolazione. Nell’appello sottoscritto dalle aziende (ad aderire sono anche realtà importanti quali Allego, Iberdrola, Leaseplan, Lime, Metro, Schneider Electric, Vattenfall) si sottolinea infatti come “autovetture e veicoli commerciali leggeri siano responsabili del 15% emissioni di CO2 in Europa“. Ma c’è un altro dato che non può essere sottovalutato: “Il 26% di emissioni tossiche di ossido di azoto provocano malattie croniche e la morte prematura di 54mila persone ogni anno in Europa“.

I dati diffusi nell’ultimo periodo mettono in evidenza come sia in crescita il numero di persone che abbiano ben compreso gli aspetti positivi del possedere un’auto elettrica. Nonostante la pandemia e la crisi del settore, il numero di persone che hanno scelto un modello a batteria sta registrando un trend positivo. “Uno stop alle vendite di auto Diesel e Benzina permetterebbe di dare un segnale chiaro non solo alle case automobilistiche, ma anche ai fornitori di infrastrutture di ricarica, al settore energetico e alle istituzioni finanziarie per fare gli investimenti necessari alla ‘transizione'”.

Ilaria Macchi

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