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DS 9 E-Tense con Driver Attention Monitoring per prevenire le distrazioni

Sulla DS 9 E-Tense è montato il Driver Attention Monitoring in grado di prevenire i segnali di stanchezza e distrazione da parte di chi è al volante.

Foto: Press Media DS

Poter contare su tecnologia all’avanguardia in grado di aumentare il livello di sicurezza di chi si trova a bordo è ormai diventato fondamentale per ogni casa automobilistica. E la DS 9 E-Tense riesce a rispondere appieno a questa esigenza grazie alla presenza di un sistema che prende il nome di DS Driver Attention Monitoring.

Una dotazione di questo tipo permette di prevenire distrazione e stanchezza da parte del guidatore, che possono avere conseguenze da non sottovalutare. A volte, infatti, può bastare non avere la giusta prontezza di riflessi per andare incontro a un incidente. Questo quindi vuole essere qualcosa in più rispetto ai sistemi di assistenza alla guida che troviamo ormai anche nei modelli più piccoli, in grado di intervenire soprattutto su quello che avviene all’esterno della vettura e non su chi si trova all’interno dell’abitacolo. Basti pensare, ad esempio, alla lettura dei segnali stradali o al controllo della vettura quando esce al di fuori della propria carreggiata.

Foto: Press Media DS

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DS 9 E-Tense con Driver Attention Monitoring: i vantaggi del sistema di sicurezza

Ma come funziona il DS Driver Attention Monitoring? Sopra il volante della vettura è stata installata una telecamera a infrarossi, che si aggiunge all’altra, nella parte superiore del parabrezza. La loro posizione permette loro di monitorare gli occhi di chi si trova al volante in modo tale da verificare il suo livello di stanchezza. Questa operazione può essere eseguita tenendo sotto controllo aspetti quali il battito delle palpebre, i movimenti della testa e la direzione dello sguardo. La scelta di puntare sugli infrarossi non è casuale: questo, infatti, consente di operare anche di notte, quando i pericoli in strada possono essere maggiori.

Ma non è finita qui. Il sistema riesce anche a verificare l’andatura del veicolo prendendo in osservazione elementi quali deviazioni e sollecitazioni di frenata. La tecnologia riesce quindi a percepire eventuali cali di attenzione o stanchezza, che possono verificarsi con la chiusura degli occhi o un movimento meno lineare. Tra i comportamenti che sono ritenuti indice di distrazione c’è anche lo sguardo del conducente al cellulare, azione che molto spesso viene sottovalutata ma che può essere causa di un eventuale incidente.

Ilaria Macchi

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