Cronaca

Auto e distrazioni alla guida: la campagna pubblicitaria per evitarle | Video

Social Crash, la curiosa campagna di sensibilizzazione contro le distrazioni alla guida della polizia di Cordoba. L’originale spot televisivo

Spagna, l’originale spot pubblicitario contro le distrazioni in Auto (Getty)

“Social crash” e distrazione alla guida: auto schiantate contro le icone dei più popolari social network. Questa l’originale campagna di sensibilizzazione promossa dalla polizia di Cordoba, in Argentina. Non solo uno spot con video educativi, ma vere auto incidentate contro riproduzioni giganti delle icone dei social più popolari. Whatsapp, Facebook e alcune delle emoticons più utilizzate nelle chat.

Le originali installazioni sono state poste sulle strade a percorrenza veloce della città, e fanno sicuramente effetto. Come mostra il video che pubblicizza l’iniziativa, vetture realmente incidentate sono state posizionate come fossero schiantate contro i social network. Sono questi, secondo i dati della polizia argentina, una causa sempre crescente di incidenti automobilistici.

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Distrazioni alla guida: l’originale campagna di sensibilizzazione in Argentina

Fatalmente responsabile la distrazione alla guida, visto che sempre più persone non hanno remore a prendere in mano lo smartphone per consultare la chat di Wathsapp o l’ultima notifica Facebook. La campagna, di sicuro effetto, ha l’obiettivo di scuotere i giovani e soprattutto chi ritiene che si possa utilizzare lo smartphone mentre si guida. La maggioranza degli incidenti stradali c’è su quelle a percorrenza veloce, dove anche una frazione di secondo può essere decisiva, e spesso fatale.

Le autorità argentine sperano che questa esplicita campagna possa dare una mano per prevenire il sempre maggiore numero di incidenti. Vedere un’auto vera schiantata contro un poplare “social” ai bordi della strada non è una cosa da tutti i giorni. E si spera che la coraggiosa iniziativa possa essere utile a diminuire le vittime della strada, troppo spesso distratte dagli smartphone.

Giovanni Scotto

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