Formula 1

Mazepin, che rischio al GP di Turchia: il retroscena sugli ultimi giri

Mazepin è riuscito ad arrivare al traguardo del GP della Turchia nonostante i problemi di visibilità: aveva la visiera completamente sporca

GP Turchia, visiera troppo sporca: Mazepin al traguardo senza vederci (Getty)

Il Gp della Turchia a Istanbul è stato caratterizzato dal maltempo, che, tuttavia, ha di nuovo regalato spettacolo. E nel caso del pilota russo della Haas, Nikita Mazepin, anche un serio contrattempo che ha messo a rischio la sua gara. La sua corsa, infatti, è stata a dir poco movimentata. Il pilota si è ritrovato con la visiera completamente oscurata a causa dell’acqua e dei detriti che hanno seriamente compromesso la visibilità.

Come ha spiegato lui stesso, lo sporco sembrava uno “spray nero”, che ha fatto fatica a rimuovere. Il pilota ha dovuto guidare quasi alla cieca fino al traguardo, riuscendo solo a intravedere qualcosa. “Mi sono lamentato con il team perché non vedevo nulla con gli specchietti – ha spiegato nella successiva conferenza stampa – ho dovuto ascoltare le istruzioni che mi arrivavano dalla radio”.

Leggi anche – F1 GP Turchia, ordine d’arrivo: Bottas che vittoria, Leclerc podio sfiorato

Nikita Mazepin (Foto: Getty Images)

GP Turchia, visiera troppo sporca: Mazepin al traguardo senza vederci

Mazepin ha spiegato che i detriti che hanno sporcato la sua visiera si sono asciugati in pochi secondi, e per questo non è riuscito a rimuoverli. “Ho guidato alla cieca – ha detto – i doppiaggi mi hanno creato problemi, perché le auto che mi sorpassavano mi riempivano il casco e la visiera di detriti scuri”.

Purtroppo, per il russo è arrivata anche una grana: a causa del problema alla visiera, ha ostacolato Lewis Hamilton in fase di doppiaggio. Le difficoltà di Mazepin hanno rallentato l’inglese, che ha perso tempo. Il pilota della Haas si è scusato, spiegando che è stata soltanto un’incomprensione. Infatti il russo non è stato sanzionato dalla direzione di gara, che ha riscontrato che i problemi di visibilità denunciati si sono effettivamente verificati.

Giovanni Scotto

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