Formula 1

Formula 1, le monoposto nel 2022 diventano più pesanti: cosa cambia per i piloti

A partire dal 2022 le monoposto di Formula 1 cambieranno la loro struttura, questo influirà anche sul comportamento dei piloti.

Gara Formula Uno (Foto: Getty Images)

 

Il 2022 porterà con sè cambiamenti importanti in Formula Uno, che potranno avere conseguenze anche per i piloti. Ormai da qualche anno diventa importante anche essere preparati fisicamente per poter sopportare al meglio le accelerazioni che si devono sostenere in gara. I protagonisti del Circus lo sanno bene e cercano di non trascurare alcun dettaglio nella fase che precede un Gran Premio. Una conferma indiretta di come la situazione sia cambiata è arrivata recentemente anche da Nico Rosberg, uno che ha deciso di appendere il casco al chiodo proprio all’indomani della conquista del titolo. Il tedesco, infatti, è convinto che difficilmente potrebbe reggere più di due giri per come si sente ora.

La situazione è destinata a cambiare ulteriormente nella prossima stagione grazie alle modifiche al regolamento che saranno introdotte. Il peso delle monoposto sarà infatti maggiore, così come il carico aerodinamico. Nessun dettaglio dovrà essere quindi trascurato se si vorranno ottenere risultati in pista.

Formula 1 (Getty Images)

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Le monoposto di Formula Uno cambiano nel 2022: le novità più importanti per i piloti

Ripercussioni importanti si avranno soprattutto nei cambi di direzione, oltre che nelle frenate. L’agilità delle monoposto sarà inevitabilmente ridotta proprio a causa del peso maggiorato. Avere un fisico allenato potrebbe quindi rivelarsi determinante in termini di risultati, soprattutto in considerazione dell’elevato numero di gare (sono ben 23 i Gran Premi in calendario).

Ai piloti potrebbe inoltre essere imposto di avere un peso minore proprio per poter agire direttamente sulle vetture. Gli ingegneri potrebbero così decidere di inserire a bordo un zavorra in punti strategici.

Non dovrebbe esserci comunque il rischio di avere davanti piloti con fisici quasi “scheletrici” (il peso minimo è di 80 kg), ma l’intento di migliorare le prestazioni potrebbe avere un’influenza anche sulle abitudini alimentari di Hamilton e colleghi.

Ilaria Macchi

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