Chris Horner (©LaPresse)
Horner mette in dubbio la regolarità della Mercedes, in particolare dell’ala posteriore. Si è scontrato con Wolff in conferenza stampa.
La FIA ha bocciato il reclamo della Mercedes riguardante la manovra di Max Verstappen in Brasile. Il diritto di revisione esercitato dal team di Brackley non porterà ad alcuna sanzione per l’olandese.
Chi ha visto la gara di San Paolo ricorda bene come il figlio d’arte si sia difeso da un attacco di Lewis Hamilton, che è stato “accompagnato” fuori dalla pista. Un tipo di episodio che si è visto altre volte e che ha scaturito anche delle penalità, però stavolta non è stato preso nessun provvedimento. Andrà comunque avanti la grande rivalità tra Verstappen-Red Bull da una parte e Hamilton-Mercedes dall’altra.
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Christian Horner in una conferenza stampa parecchio tesa al fianco di Toto Wolff ha ribadito di nutrire qualche dubbio sull’ala posteriore della Mercedes: «Se crediamo che la monoposto non sia regolare, protesteremo. La velocità in rettilineo che abbiamo visto in Messico e Brasile non era normale. Sappiamo che hanno montato un motore nuovo, però se noti una differenza di 27 km/h e che i bollini sulle ali posteriori si muovono significa che queste flettono».
Il team principal della Red Bull si aspetta che la FIA vigili sulla regolarità delle vetture, affinché non si verifichino situazioni spiacevoli: «A noi è chiaro cosa sta accadendo, vogliamo che la FIA intervenga per verificare se ci sono auto non conformi. Vogliamo assicurarci che si giochi in modo equo».
Wolff ci ha tenuto a difendere la Mercedes dalla accuse arrivate dalla scuderia di Milton Keynes: «Abbiamo già sostenuto quattordici controlli sull’ala posteriore, la FIA ha tutti i disegni. Non c’è nulla di ciò che afferma la Red Bull. Se l’auto fosse illegale, non sarebbe in pista. Abbiamo rispetto per loro, c’è una grande battaglia per il Mondiale. Prima si trattava di pugilato olimpico, poi professionistico e adesso è diventato wrestling. Ma va bene, siamo sul ring a combattere».
Horner ci tiene a ribadire che Red Bull rispetta Mercedes, però la rivalità enorme non si può negare e non intende fingere nei rapporti con Wolff: «Non abbiamo relazioni, c’è competizione. Relazione e rispetto sono cose diverse. Rispettiamo ciò che Mercedes e Hamilton hanno fatto, ma non ho bisogno di andare a cena con Toto o di baciargli il culo come altri team principal. Spero che la lotta sia dura e giusta fino alla fine della stagione».
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