Formula 1

Haas, cambia la livrea per la guerra in Ucraina: via sponsor e bandiera russa

La Haas nell’ultimo giorno di test a Barcellona ha cambiato la livrea per la guerra in Ucraina: rimossi sponsor e bandiera russa

Ultimo giorno di test a Barcellona per le monoposto di Formula 1, il primo atto della nuova stagione del Mondiale del 2022. In Spagna si chiude una tre giorni che ha visto fin qui una Ferrari in grande spolvero regalare davvero buone indicazioni.

Haas F1 (Ansa foto)

Il circus, poi, si sposterà in Bahrain, sulla pista di Sakhir, dove tra il 10 ed il 12 marzo si terrà la seconda sessione di test prima del via vero e proprio del Mondiale. Gli ultimi due giorni sono stati caratterizzati dalle drammatiche notizie che arrivano dall’Ucraina, invasa dai militari russi.

Una situazione davvero molto tesa che coinvolge in primo piano la Haas, il team statunitense sponsorizzato da Uralkali, azienda russa operante nel settore chimico. E come se non bastasse, anche uno dei due piloti della scuderia è di nazionalità russa, Nikita Mazepin, figlio di Dmitry, proprietario del colosso chimico e mai sponsor del Team.

Haas, la foto della nuova livrea della monoposto statunitense

Haas F1 (Ansa foto)

Sulla VF-22, la monoposto guidata anche da Mick Schumacher oltre che da Mazepin, è scomparsa la scritta “Uralkali”, quella dello sponsor russo presente sulla livrea nel primo giorno di test. Sarebbe stata la stessa azienda chimica a preferire la rimozione del logo dopo quanto sta accadendo nelle ultime ore in Ucraina.

E sulla vettura è stata rimossa anche la bandiera della Russia che faceva bella mostra di sé sulla livrea. Lo stemma “Uralkali” è stato tolto anche dai camion della Haas presenti sul circuito. In pista, di fatto, si è presentata una vettura completamente bianca che non ha pregiudicato il programma originale della scuderia per quest’ultimo giorno al Montmelò.

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Una situazione davvero complessa per la Haas che già ieri aveva ritirato dalla conferenza stampa prevista all’ora di pranzo il suo team principal, Gunther Steiner; una decisione probabilmente volta ad evitare domande sul tema bellico.

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All’interno del paddock, peraltro, già in molti avevano preso una posizione dura sul conflitto in Ucraina, a partire da Sebastian Vettel che si era dichiarato contrario a disputare il Gran Premio di Sochi previsto per il prossimo settembre. Una decisione, questa condivisa da molti suoi colleghi, tanto da far decidere alla Fia di cancellare la tappa russa, con tanto di comunicato pubblicato.

Giovanni Spinazzola

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