Andrea Dovizioso 12-03-2022
Inizio di stagione difficile per Andrea Dovizioso e il team satellite Withu RNF. Il manager Razlan Razali chiede una svolta repentina.
Andrea Dovizioso forse non avrebbe mai immaginato tante difficoltà ad adattarsi con la Yamaha M1. Dopo l’addio alla Ducati alla fine della stagione 2020 aveva scelto di prendersi una pausa dedicandosi al motocross, poi la possibilità di tenere alcuni test privati con Aprilia. Ma quando si è aperto il varco che portava a salire in sella al prototipo di Iwata non ci ha pensato su due volte.
Andrea Dovizioso
Ha partecipato alle ultime gare della scorsa stagione con una moto 2019, quella di Franco Morbidelli, ma erano uscite di prova per adattarsi in vista del campionato 2022. Alla prima gara del nuovo anno ha piazzato un 14° posto poco incoraggiante, sebbene la moto abbia delle difficoltà di base, come la velocità massima e l’innalzamento della pressione della gomma anteriore quando si lotta nel gruppo. Un fine settimana complicato per tutti i piloti del marchio dei diapason, ma nel caso di Andrea Dovizioso c’è un problema di adattamento di stile di guida.
Andrea Dovizioso (foto Ansa)
Per il team di Razlan Razali non si prospettano tempi felici se il pilota forlivese non riuscirà ad alzare l’asticella della competitività. La squadra è legata alla Yamaha da un solo anno di contratto che deve essere rinnovato a suon di risultati e dimostrazioni di stabilità finanziaria. Il primo passo spetta ora a Dovizioso: “Andrea ha bisogno di trovare un modo per fare meglio. In base al feedback che ha dato c’è spazio per migliorare nelle prossime gare. In generale siamo felici di avere guadagnato qualche punto in questo fine settimana di gara e non vediamo l’ora che arrivi la prossima gara“.
Sin dai primi giri l’ex alfiere della Ducati ha registrato problemi in percorrenza di curva e in frenata, uno dei suoi classici punti di forza che lo hanno portato a grandi risultati con la Desmosedici GP. A Mandalika si proverà a trovare un setting migliore e Michelin porterà gomme diverse che potrebbero rimescolare le carte nel GP dell’Indonesia.
“Andrea ha fatto un po’ di fatica in frenata e girare all’inizio della gara quando tutti erano vicini – ha sottolineato Wilco Zeelenberg -. La sua gomma anteriore non funzionava come doveva, non aveva grip“. Quando ha iniziato a girare distaccato dai piloti davanti ha alzato il suo ritmo, ma ormai era tardi per puntare alle posizioni alte: “Scopriremo cosa possiamo migliorare e torneremo più forti“.
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