Formula 1

Toto Wolff, l’iniziativa encomiabile del manager: “Nessuno in quella situazione”

Toto Wolff e la sua iniziativa davvero encomiabile: il manager austriaco l’ha raccontata in un’intervista. Le sue parole

Toto Wolff è pronto, con la sua Mercedes, al mondiale del 2022 di Formula 1 che prenderà il via ufficialmente il prossimo week end in Bahrain, sul circuito di Sakhir. Nella scuderia tedesca, c’è voglia di rivincita dopo l’epilogo della scorsa stagione e grande curiosità c’è nel paddock per capire anche quale scuderia avrà saputo sfruttare al meglio il nuovo regolamento che ha rivoluzionato le vetture.

Toto Wolff (Ansa foto)

Wolff, però, nell’attesa del primo Gran Premio, ai microfoni del Times ha raccontato anche aspetti più intimi della sua vita, a partire dalle difficoltà economiche della sua famiglia quand’era ancora un ragazzo.

I miei genitori, nonostante i solleciti della scuola, non avevano pagato le tasse mie e di mia sorella al Lycée Francais e fui convocato dall’ufficio del preside. Tornare in classe per raccogliere i libri fu la parte più umiliante. Ricordo – ha proseguito – le spiegazioni a mia sorella durante il tragitto alla stazione del tram, ma lei non capiva per fortuna“.

I nonni permisero il proseguimento degli studi; il padre era malato di un cancro al cervello e la madre anestetista “doveva occuparsi della famiglia. I solleciti del liceo francese, che era autoritario, non li ha mai recepiti” ha proseguito, svelando anche l’iniziata che ha realizzato proprio riferita alla sua scuola.

Toto Wolff, le parole su Hamilton e la rivalità con Rosberg

Toto Wolff (Ansa foto)

Il Team Principal della Mercedes, insieme allo zio Ivar, decise di istituire un fondo con uno solo scopo. “Nella situazione mia e di mia sorella non doveva finire nessun bambino. Attingevamo al fondo nei casi più difficili per aiutare quei bambini nei casi di mancato pagamento delle tasse” ha svelato Wolff.

Il manager austriaco ha anche ricordato la rivalità tra Rosberg ed Hamilton, con il contatto nel GP di Austria. “Dopo la gara li ho riuniti perché avevo percepito che agli obiettivi dei Team anteponessero i loro personali senza rispettare le 1000 persone che lavoravano per loro. Usai parole dure irripetibili, dissi che li avrei cacciati se si fosse ripetuto“.

E Wolff ha anche raccontato come dissuase Hamilton dalle idee di addio alla Mercedes al termine di quel mondiale, complice una cena di Natale organizzata nella sua dimora. “Gli dissi che mai ci sarebbe scattata la voglia di divorziare a me e Susie (la moglie) se in disaccordo su alcune questioni. Gli dissi che non volevo divorziare nemmeno da lui perché il miglior pilota della Formula 1“.

Un paragone che, come ammesso dallo stesso Wolff, non è proprio andato a genio ad Hamilton. “E’ stata pesante la conversazione quel giorno fino ad arrivare ai ferri corti ma ci siamo ritrovati dopo cinque ore” il ricordo del Team manager che ha anche ammesso di vedere uno psicologo dal 2004 perché “problemi mentali li ho ancora e mi aiuta a raggiungere il potenziale cercare aiuto“.

Giovanni Spinazzola

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