Formula 1

F1 GP Bahrain, le possibili strategie dei Team: pit stop e non solo

La F1 è pronta per il GP del Bahrain: le possibili strategie dei Team sui pit stop durante la gara e non solo

Ancora pochi minuti e prenderà il via il GP del Bahrain sul circuito di Sakhir, nella capitale Manama. E’ il primo stagionale, con il Mondiale 2022 che apre ufficialmente i battenti. Grande curiosità nel paddock per vedere i valori di forza delle scuderie, con le monoposto rivoluzionate dopo le novità regolamentari.

Un pit stop (Ansa)

La Ferrari sembra davvero competitiva, con la pole position di Charles Leclerc ed il terzo posto di Carlos Sainz, ad appena otto millesimi da Max Verstappen, chiuso ad imbuto dalle due Rosse.

In gara, ovviamente, un peso fondamentale lo avrà le strategie ai box, con relativi pit stop; ogni dettaglio può essere decisivo per la vittoria o conquistare il piazzamento migliore. In questa stagione, peraltro, è stata abolita la norma che in F1 era in vigore dal 2014.

Tutti i piloti, anche quelli qualificati per la Q3, non saranno costretti a montare la mescola utilizzata in Q2; una decisione, questa della Fia, per regalare ancora più spettacolo in gara.

F1 GP Bahrain: tre le strategie possibili

Ferrari F1 (Ansa foto)

Già, ma quali saranno le strategie adottate in gara dalle varie scuderie? Secondo gli analisti, la strategia più veloce, la migliore, sulle due soste, prevede una partenza con le gomme soft, per poi passare alle medium in una finestra che va dal 14mo al 24mo giro. Il secondo pit stop, invece, è consigliato dalla 35ma alla 45ma tornata con passaggio nuovamente ad una mescola di gomme soft.

Strategia altrettanto valida, seppur non performante come quella appena descritta, è dettata dall’utilizzo delle gomme hard. In questo caso, partenza con le soft e pit stop in una finestra prevista tra 13mo ed il 23mo giro. A quel punto, la mescola più dura per uno stint più lungo e secondo pit da effettuare tra il 37mo ed il 47mo giro per un nuovo passaggio alla gomma rossa.

La strategia meno performante, invece, prevede l’utilizzo di tutte e tre le mescole. Inizio di gara con gli pneumatici soft, poi pit in una finestra compresa tra l’11 ed il 21mo giro per montare gli pneumatici hard. Il passaggio, poi, alla gomma medium tra il 33mo ed il 43mo giro per concludere la gara.

Il tempo per attraversare la pit lane è di 20 secondi, che scendono a 1616 in caso di regime di safety car oppure virtual safety car. Le condizioni meteorologiche non prevedono pioggia, ed è quindi escluso l’utilizzo degli pneumatici intermedi oppure da pioggia.

Giovanni Spinazzola

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