Formula 1

Alonso, il giudizio è chiaro: la Ferrari può sorridere

Fernando Alonso parla dell’inizio di stagione e fa un paragona con Ferrari e Honda: il suo messaggio fa sperare la rossa

Un nono posto e un ritiro: Fernando Alonso ha iniziato così il mondiale 2022 di Formula 1. Lo spagnolo ha dimostrato di avere una macchina più competitiva dello scorso anno ma ancora da migliorare e scoprire.

Alonso © LaPresse

A confermarlo anche i quattordici punti portata a casa dal compagno di team Ocon con un settimo e un sesto posto. Risultati che per il pilota della Alpine dimostrano che la scuderia è sulla strada giusta, anche se ora arriva il momento più importante per il proseguo della stagione: lo sviluppo della vettura. E’ ormai chiaro che chi riuscirà a sfruttare meglio gli aggiornamenti delle monoposto, avrà dei vantaggi dal punto di vista della competitiva.

Lo spiega anche Alonso che poi fa anche un paragone con la Ferrari che fa ben sperare i tifosi della Rossa.  Sullo sviluppo lo spagnolo dice: “Sarà importante lavorare di più in fabbrica così che le nuove componenti possano essere introdotte il prima possibile. Tocca a noi sviluppare l’auto più velocemente possibile“.

Alonso, l’ammissione: “Ferrari e Red Bull avanti”

Fernando Alonso 03042022

Alonso continua nell’analisi dell’inizio di stagione Alpine e si dichiara ottimista per il futuro anche se occorre “studiare i problemi avuti nelle prime due gare e risolverli” per il continuo del campionato.

Intanto c’è soddisfazione per la power unit di quest’anno che per Alonso garantisce prestazioni importanti: “Siamo contenti delle prestazioni della power unit: pensiamo di potercela giocare con i migliori. Abbiamo potuto sfidare altre vetture in rettilineo sia a Jeddah che in Bahrain“. Questo però non significa essere i migliori, anzi lo spagnolo sa che davanti alla Alpine ci sono almeno due scuderie: “I motori di Ferrari ed Honda sono ancora un po’ più avanti, ma la Renault è lì“.

Lo stesso Alonso ha poi evidenziato un aspetto non secondario in questa stagione così particolare con il cambio di regolamenti: l’importanza delle team satelliti. “Ci manca una seconda squadra di riferimento – ha affermato – , ma i dati sono incoraggianti“. Come sempre sarà la pista a dire se la scuderia transalpina riuscirà ad inserirsi nella lotta al vertice.

Bruno De Santis

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