Moto GP

Bagnaia, il capotecnico: “Posso recriminargli solo una cosa”

Cristian Gabarrini, capotecnico di Pecco Bagnaia, svela cosa manca al vicecampione per mettersi in corsa per il Mondiale.

La gara di Portimao è un test fondamentale per Pecco Bagnaia, reduce da un inizio di stagione troppo timido rispetto alle aspettative. La distanza dalla vetta della classifica è di 38 punti e nel prossimo week-end bisognerà assolutamente assottigliare questo gap per proseguire la sua corsa al Mondiale.

Pecco Bagnaia (foto Ansa)

Nel GP di Austin ha chiuso al 5° posto, un risultato incoraggiante se si considera che era partito dalla 12esima piazza in griglia. Ma non sono certo i risultati attesi e quindi servirà una svolta, tecnica e caratteriale, per traghettare questa Ducati GP22 ai livelli che le competono. La sosta invernale e i primi test hanno intralciato quel percorso trionfale che lo aveva caratterizzato nel finale della scorsa stagione, ma c’è tutto il tempo per recuperare.

Bagnaia alla prova del nove

Pecco Bagnaia (foto Ansa)

La pista di Portimao ha regalato grandi soddisfazioni nel 2021, sarà quindi interessante vedere il confronto con i dati che verranno raccolti nel prossimo fine settimana. 2° posto nel primo round, vittoria nella seconda gara dell’anno scorso. I saliscendi del circuito dell’Algarve sembrano fare al suo caso, anche se bisogna fare inevitabilmente i conti con la pressione. Al suo fianco un tecnico di spessore come Cristian Gabarrini che in passato ha lavorato anche con Stoner e Lorenzo.

I problemi con la nuova moto sono quasi una routine nel mondo della MotoGP: “Quando fai una moto nuova possono esserci cose da sistemare“, ha detto il capotecnico a ‘La Gazzetta dello Sport’. “Secondo me Pecco si è messo troppa pressione addosso avendo delle aspettative alte. Queste due cose insieme ha fatto in modo che abbiamo faticato un po’“. Nessun dubbio sul talento del pilota piemontese che dall’arrivo in Ducati ha saputo migliorare il suo stile di guida come pochi altri hanno saputo fare.

Serve un po’ di cattiveria agonistica in più per compiere l’ultimo step decisivo. “L’unica cosa che posso recriminargli è che a volte manca di cattiveria – ha aggiunto Cristian Gabarrini -. È un ragazzo d’oro e a volte gli servirebbe essere un po’ più cattivo… Pecco ha ancora un margine di crescita, ma a certi livelli è tutto nella testa dei piloti“. Nel GP del Portogallo servirà una prestazione da incorniciare per mettere tutte le voci critiche da parte.

Luigi Ciamburro

Giornalista con la passione dei motori dal 2008. Classe 1980, laureato in Lettere moderne con indirizzo pubblicista.

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