Aleix Espargaro (foto Ansa)
Aleix Espargarò arriva a Jerez carico per il terzo posto in classifica. Aprilia ha le carte in regola per puntare in alto.
La Casa di Noale inizia a pensare in grande per il presente e per il futuro. Dopo la vittoria di Aleix Espargarò a Termas de Rio Hondo e il 3° posto a Portimao, il pilota di Granollers occupa il terzo posto in classifica pilota a soli tre punti dalla leadership che è condivisa da Fabio Quartararo e Alex Rins.
Per la prima volta da quando è salito in sella alla Aprilia RS-GP il maggiore dei fratelli di Granollers si ritrova a lottare per le posizioni di vertice, in ogni Gran Premio era lì a giocarsela con i big, fatta eccezione per la tappa di Austin, un circuito che si è sempre rivelato ostico per la moto veneta e per il pilota. “Non sento la pressione, anche se mi trovo in una situazione di classifica inedita“, ha ammesso Aleix alla vigilia delle prove libere a Jerez de la Frontera.
Sognare non costa nulla e del resto sarebbe assurdo non farlo dopo un inizio di stagione così avvincente, dove il prototipo 2022 dimostra velocità e costanza, sia in percorrenza di curva che in frenata, sia in termini di velocità massima sui rettilinei: “Il campionato non deve certamente essere una ossessione, ma una opportunità, che dobbiamo essere bravi a sfruttare. A Jerez mi sono sempre trovato bene, sicuramente sapremo essere competitivi“.
Ancora un podio e la Casa veneta perderà le concessioni dal prossimo anno. Non potrà più effettuare test illimitati con i piloti ufficiali, dovrà congelare il motore a inizio Mondiale senza più la possibilità di proseguirne l’evoluzione a campionato in corso. E, alla pari degli altri costruttori, ogni pilota avrà a disposizione cinque motori e non più sette.
Per Maverick Vinales al momento la situazione è diversa, ancora non riesce a scollarsi certi stilemi di guida della sua ex Yamaha M1, ma non appena migliorerà la sintonia con la RS-GP potrà finalmente vivere il suo meritato exploit: “Non siamo ancora riusciti ad esprimerci al meglio. So che possiamo fare meglio ma ci è mancato sempre qualcosa. Quella di Jerez è una pista che potrebbe aiutarci, ma dobbiamo migliorare prima di tutto noi, specie in qualifica, così da affrontare al meglio i primi giri di gara“.
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