Jorge Lorenzo (foto Ansa)
Jorge Lorenzo debutta ufficialmente alla Porsche Carrera Cup Italia sul circuito a Imola, una settimana dopo la premiazione a Jerez.
Una settimana fa Jorge Lorenzo era a Jerez de la Frontera, nel paddock della MotoGP, in quel mondo che lo ha accolto per 18 anni di gloria, portandolo alla conquista di cinque titoli mondiali. Con una cerimonia ufficiale Dorna lo ha acclamato ‘MotoGP Legend’, uno dei 33 piloti che entrano nella storia insieme a idoli del calibro di Giacomo Agostini, Marco Simoncelli, Mick Doohan, Valentino Rossi, Angel Nieto, Carlo Ubbiali, Phil Read e molti altri.
Sette giorni dopo il pentacampione maiorchino è sbarcato a Imola, per la sua prima gara ufficiale nella Porsche Carrera Cup Italia. Sabato di qualifiche e doppia gara in programma domenica 8 maggio, l’inizio di una nuova avventura professionale per Lorenzo, desideroso di riassaporare l’adrenalina della velocità e delle piste. Sarà al volante di una Porsche 911 GT3 allestita dal team Q8 Hi Perform con cui ha già tenuto alcuni test per prendere confidenza. Al via ci saranno 37 piloti e la sfida non sarà ceto facile per il debuttante Jorge.
Era il novembre del 2019 quando ha annunciato in una conferenza stampa a Valencia il suo addio alle corse. Troppi le cadute subite nei mesi precedenti, pessimo il feeling con la Honda RCV, era giunto il momento di lasciare da pilota degno di gloria. Mai nessun rimpianto per aver chiuso con la MotoGP, perché ha ottenuto ciò che desiderava sin da bambino. “Dopo 18 anni di successi è più facile dire addio e goderti le altre gioie che la vita sa offrirti“.
Impossibile dimenticare un personaggio simile, senza peli sulla lingua, che ha sempre detto ciò he pensava anche a costo di attirarsi qualche antipatia. “Non era facile avere a che fare con me, questo vale per i meccanici, gli ingegneri e anche qualche avversario – ha dichiarato in un’intervista a Speedweek.com -. Sapevo cosa volevo e l’ho detto molto chiaramente. Ho fatto buone partenze, pochi errori e non sono caduto troppo spesso. La concentrazione era uno dei miei più grandi punti di forza“.
Mancano però certe sensazioni che solo la Top Class sa dare, l’adrenalina della vittoria e della gloria… “Non proverò mai più quelle emozioni, ma la vita è anche un compromesso ed è uno sport pericoloso. Ho subito diversi infortuni, soprattutto nel finale della mia carriera. Sono felice di ciò che ho raggiunto – ha concluso Jorge Lorenzo -. Non ci sono rimpianti”.
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