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Porsche Cayenne Turbo Coupé con tuning Manhart: la potenza è impressionante

La Porsche Cayenne Turbo Coupé è stata “rivista” dal tuner tedesco Manhart: la potenza del Suv è davvero impressionante

La Porsche Cayenne Turbo Coupé è la versione ancora più sportiva e grintosa del celebre Suv della casa di Stoccarda; lussuosa come nello stile del marchio tedesco, rispetto alla “sorella”, ha il lunotto e la coda decisamente inclinati a regalare un aspetto filante a tutta la vettura.

Porsche Cayenne Turbo Coupé Manhart (manhart-performance.de)

Se in strada non sfigura affatto con le supercar, la Cayenne Coupé Turbo anche nell’off road offre il suo contributo; l’auto se la cava egregiamente nello sterrato ed ha anche sistemi di sicurezza preziosi come il controllo di velocità in discesa, che si può regolare dai 3 ai 30 km/h. All’interno lo schermo sulla plancia è di 12,3″ e raccoglie tutte le informazioni, navigatore compreso.

Di tutto rispetto le prestazioni; la vettura, che in questa versione ha gli scarichi nel paraurti ed uno spoiler che fuoriesce oltre i 90 orari, ha una potenza di 549 cavalli e 770 Nm di coppia erogati da un propulsore 4.0 litri V8 ad iniezione diretta. La velocità massima è di 286 km/h, mentre per passare da 0 a 100 si impegano 3,9 secondi. Numeri davvero pazzeschi che il tuner Manhart ha deciso di “modificare” creando una versione speciale.

Porsche Cayenne Turbo Coupé: la trasofrmazione del tuner Manhart

Porsche Cayenne Turbo Coupé Manhart (manhart-performance.de)

Il pacchetto tuning sviluppato per questa versione è davvero estremo e permette, alla Cayenne Turbo Coupé di superare la Turbo GT e la Turbo S Hybrid in una sorta di sfida tutta in famiglia.

Manhart ha modificato naturalmente il propulsore, diventato cattivo ed estremo più che mai. Intercooler e turbocompressori nuovi di zecca, al pari dell’impianto di scarico oltre ovviamente ad una centralina aggiuntiva che hanno portato una vera e propria iniezione di cavalli.

Ora la potenza è di 807 cavalli – ben 257 in più rispetto alla versione originale – per 1090 Nm di coppia massima. Un surplus di potenza che ha suggerito a Manhart di aggiornare anche il cambio automatico a doppia frizione ad otto marce.

Sono queste, di fatto, le modifiche più evidenti operate sulla vettura; all’esterno, invece, cerchi in lega ex novo da ben 22″ ma anche le sospensioni pneumatiche adattive fino ad un assetto più basso oltre a quattro terminali nuovi di zecca, l’impianto di scarico aftermarket realizzato in acciaio inossidabile. E lo sviluppo non finisce qui, perché Manhart ha anche ammesso come stia studiando uno splitter anteriore nuovo di zecca all’anteriore ed un diffusore posteriore, naturalmente in fibra di carbonio, in modo da rendere la CRT 800 ancora più cattiva.

Già, ma quanto costa questo gioiello? Il prezzo non è stato rivelato dal tuner ma la Manhart CRT 800 si può già ordinare.

Giovanni Spinazzola

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