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Una Porsche 911 estrema: ha un motore e una livrea mai visti

Il team Hoonigan ha preparato una Porsche 911 a dir poco estrema per Ken Block. Ha un motore e una livrea mai visti.

Una nuova sfida attende Ken Block che, dopo esser stato protagonista con Ford per 11 anni, ha firmato con Audi per una nuova serie di progetti. Stavolta, però, il pilota statunitense metterà da parte le Auto della Casa dei Quattro Anelli per cimentarsi al volante di una Porsche unica e a dir poco estrema, ribattezzata “Hoonipigasus“.

L’occasione sarà la Pikes Peak International Hill Climb 2022, che si terrà in Colorado domenica 26 giugno. La gara, nota anche come “The Race to the Clouds” – tradotto “Gara verso le nuvole” – prevede una cronoscalata sull’omonima montagna alta 4.302 metri, dove i piloti percorrono una distanza di circa 20 km con 156 curve, dislivello di 1.440 metri e traguardo posizionato sulla cima.

Non sarà una prima volta per Block, che ha già partecipato alla scalata nel 2005, anno di debutto nelle corse, con una macchina decisamente meno potente (circa 200 cv) rispetto a quella che guiderà in questa nuova edizione della Pikes Peak.

Le caratteristiche della Porsche “Hoonipegasus” di Ken Block per la Pikes Peak

(Hoonigan media press)

La Porsche è stata realizzata da BBi Autosport, in collaborazione con Hoonigan e la sua divisione sportiva, di cui Block ne è cofondatore. Per vincere la gara, il team ha praticamente riprogettato da zero la 911, anche per far fronte all’aria rarefatta che auto e pilota incontreranno a certe quote. E su questo punto Hoonigan e BBi Autosport, specialista della categoria, sono intervenuti con operazioni specifiche.

In particolare, hanno lavorato principalmente su aerodinamica e motore, dotando questa vettura di nuovi spoiler, paraurti, passaruota maggiorati e un alettone posteriore dalle grandi dimensioni, tipico per le vetture che partecipano alla Pikes Peak. Aggiornati anche baricentro, reso più basso attraverso degli interventi ad hoc, e sospensioni, regolati in base alla telemetria della corsa dell’anno scorso.

Il motore, poi, montato centralmente e dotato di due turbocompressori, eroga la bellezza di 1.400 cv. Non specificati, invece, i dati sulle prestazioni, ma ci sono pochi dubbi sul fatto che saranno elevate.

Infine, anche la livrea è stata sottoposta ad un notevole lavoro di ricerca, rendendo omaggio ad una delle Porsche più celebri della storia, la 917/20 “Pink Pig”, che nonostante non sia riuscita a vincere e abbia corso soltanto una sola volta con questo look, è rimasta una delle più apprezzate di sempre. Autore del progetto grafico è stato lo street artist Trouble Trevor Andrew, alias Guggighost.

Francesco De Vincenzo

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