Marcus Ericsson bacia il brickyard di Indianapolis (Foto IndyCar Series NTT Press)
Non una matricola, ma sicuramente nemmeno un veterano, non uno dei favoriti previsto alla vigilia di questa Indianapolis 500: chi è Marcus Ericsson
Nessuno si sarebbe aspettato una vittoria di Marcus Ericsson. I favori del pronostico andavano al suo compagno di scuderia Scott Dixon, partito dalla pole position. O a Pato O’Ward, così come ad Alex Palou.
Marcus Ericsson bacia il brickyard di Indianapolis (Foto IndyCar Series NTT Press)
Ma Ericsson è il classico outsider che esce dal nulla, dopo una gara dominata da Dixon, e che lo stesso poleman ha gettato alle ortiche con un errore da principiante.
Marcus Ericsson, svedese di Kumia, 31 anni, un passato tra Formula BMW, Formula 3, GP2 e quattro anni in Formula 1 nel programma sviluppo della Sauber, ha sfruttato la debolezza degli altri e sfruttato al massimo le potenzialità di un’ottima macchina. Una vittoria da veterano a dispetto del fatto che questa era solo la sua ultima 500 Miglia di Indianapolis.
La sua resistenza negli ultimi due giri, dopo il semaforo verde quando la corsa è ripartita dopo un ultimo incidente è stata una roba da cineteca. Che frutta una vittoria capolavoro.
Terza vittoria in carriera, la prima in un big event come la 500 Miglia. Ericsson prende la leadership a sei giri dall’arrivo, immediatamente prima dell’incidente di McLaughlin. La sua difesa sulla McLaren-Arrow di O’Ward è stata straordinaria.
Il suo tuffo nel latte durante la premiazione corona il sogno di tutta la vita: “Ci sono momenti così solo nei sogni che fai da ragazzino – racconta lo svedese della Chip Ganassi a fine gara – ma ho avuto una grande occasione, e me la sono presa difendendola strenuamente fino all’ultimo istante. Una grandissima corsa, ma anche terribilmente duro da un punto di vista emozionale”.
Marcus Ericsson dopo il tuffo nel latte (Foto IndyCar Series NTT Press)
Con i 109 punti della 500 Miglia Ericsson balza anche al comando della classifica generale della Indycar Series 2022 con 226 punti, davanti a Pato O’Ward (213) e Alex Palou (212). Una domenica felice anche dal punto di vista economico: in attesa di fare i conti Ericsson dovrebbe avere concretizzato circa 2.2 milioni di dollari, quasi mezzo milione di dollari in più rispetto a quanto vinto da Helio Castroneves lo scorso anno.
Il folle finale della 500 miglia con Ericsson che semina i suoi inseguitori
La ceriomonia del latte, la prima per Marcus Ericsson
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