MotorSport

Rally WRC Sardegna, bandiere rosse e ritiro Lappi: Tanak domina

In un Rally WRC di Sardegna condizionato da incidenti e ritiri, la Hyundai i20 di Ott Tanak domina la scena dopo la seconda giornata di prove speciali

Cambia di nuovo completamente il quadro del Rally WRC di Sardegna dopo la seconda giornata di prove speciali, otto, che stravolgono la classifica provvisoria.

Rally WRC Sardegna TanakRally WRC Sardegna Tanak
Ott Tanak primo con largo margine nel Rally di Sardegna (Foto ANSA)

Alla partenza di questa mattina davanti a tutti, in un rally disastroso per la Toyota Yaris, c’era il finlandese Lappi con nemmeno un secondo di vantaggio su Tanak.

Rally WRC Sardegna, cambia tutto

Ma alla prima prova speciale di giornata, quella di Tempio Pausania, Lappi è subito uscito dai giochi. Pesantissimo impatto con una roccia sul lato destro della strada: auto distrutta dopo un ulteriore danno anche sul lato destro, senza ruota e con una sospensione in frantumi. E anche Lappi è stato costretto al ritiro.

Ritiri, bandiere rosse, incidenti

Secondo ritiro consecutivo per Lappi cui una roccia era stata fatale anche in Croazia.

A questo punto strada sgombra per Ott Tanak che ha amministrato un considerevole vantaggio senza commettere errori. Una gara comoda, pur su un tracciato selettivo e difficile. Nel corso della quale tuttavia il pilota estone ha avuto il grande merito di non dare mai niente per scontato, spingendo al massimo e vincendo ben sei prove speciali su otto nel corso della giornata.

Qualche problema solo nella ottava e ultima tratta, quella sul secondo passaggio del Monte Lerno. Il tutto complicato anche da due bandiere rosse sbandierate prima a Tanak, poi a Breen che sono state contestate dai team, e che in un secondo momento sono state cancellate perché “frutto di un problema di comunicazione tra i commissari di percorso”.

Kalle Rovanpera in rimonta ma anche in ritardo, terzo in Sardegna (Foto ANSA)

Il vantaggio di Tanak è importante. Breen è secondo a 46”, Sordo terzo con oltre un minuto di ritardo. Poi Loubet e Kalle Rovanpera che ha rimontato qualcosa salendo al quinto posto ma sempre a 2.32 dall’estone. Poi Katsuta, Greensmith e la Skoda Fabia di Gryazin.

Incidenti gravi per Thierry Neuville, che si è ribaltato ed è stato costretto al ritiro dopo avere inutilmente tentato di rimettere in pista la sua Hyundai, e Formeaux che ha chiuso con un clamoroso crash la sua ultima prova speciale.

Domani la quarta e ultima giornata. Quattro prove speciali con la power stage (cinque punti bonus per chi la vince direttamente in classifica generale) in programma sul secondo passaggio dell’Argentiera.

 

Stefano Benzi

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