Auto

Alfa Romeo, la curiosità che non sapevi su un modello iconico: perché si chiama così

Alfa Romeo, le origini del nome di uno dei modelli più iconici e apprezzati della sua gamma sportiva. Perché si chiama così.

Alfa Romeo è una delle Case automobilistiche più famose al mondo, con una tradizione ultra centenaria composta da modelli che hanno fatto la storia dei motori.

Logo Alfa Romeo (Ansa Foto)

Se ne potrebbero citare tanti di nomi che hanno contribuito a rendere Alfa Romeo ciò che rappresenta oggi. Basti pensare alla Giulietta, una delle Auto che meglio identificano la storia del brand.

Da qui, però, arriviamo alla sua erede, tornata in auge nel 2015, anno del 105° anniversario dell’azienda, con la nuova generazione tutto pepe che mirava a rilanciare le ambizioni del costruttore milanese nel comparto delle sportive. Si tratta della nuova Giulia.

Peraltro, inizialmente, sembrava che non dovesse neanche chiamarsi così, con questo nome che fu affibbiato informalmente dai giornalisti. E anche l’allora ad di FCA Sergio Marchionne aveva espresso i suoi dubbi in merito, salvo poi confermare Giulia che subito fece tornare in mente la prima iconica serie.

Alfa Romeo Giulia, le origini del nome

Una Alfa Romeo Giulia (Ansa Foto)

Di fatto, Marchionne optò per lo stesso nome di sua nonna, Giulia per l’appunto. Perciò, le origini del nome del nuovo modello risalgono con l’uscita sul mercato della prima generazione, quando da Giulietta si passò a Giulia, una versione più moderna e scattante che fu utilizzata molto anche in ambito corse e dalle forze dell’ordine italiane.

L’obiettivo era quello di creare una nuova berlina media da affiancare ad un’Auto talmente apprezzata dall’opinione pubblica da essere soprannominata la “fidanzata d’Italia”.

Per farlo, Alfa Romeo affidò il progetto ad un ampio team di ingegneri che adottarono lo stesso motore della sua predecessora, ma con una cilindrata più grande, passando dai 1.300 cc della Giulietta ai 1.600 della nuova vettura. Il resto, invece, fu ampiamente modificato, con una riprogettazione che interessò ogni singolo altro aspetto.

Ma se ancora oggi ne parliamo a distanza di 60 anni significa che l’obiettivo fu centrato appieno. Infatti, negli anni seguenti al debutto della prima Alfa Romeo Giulia, l’azienda di Arese la confermò con il lancio di nuove riedizioni, alcune ancora più sportive, come le Ti Super e Nuova Super, altre per la famiglia, come la 1600 Super Familiare. La produzione fu interrotta nel 1977, dopo averne venduto complessivamente circa 1 milione di esemplari.

Una Giulia in dotazione alla Polizi negli anni Sessanta (Ansa Foto)
Francesco De Vincenzo

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