Formula 1

George Russell ha un rimpianto: “Non c’era via d’uscita”

Russell è complessivamente soddisfatto di come stanno andando le cose in Mercedes, si sta misurando a un livello più alto e sta reggendo.

Nelle ultime tre gare Lewis Hamilton lo ha battuto, ma rimane positivo finora il campionato di George Russell in Mercedes. E c’è sempre lui davanti al compagno di squadra nella classifica generale, sono 19 i punti che li separano.

George RussellGeorge Russell
George Russell (Ansa Foto)

Il giovane pilota inglese sta dimostrando di meritare il sedile di una scuderia top come quella che ha vinto gli ultimi otto titoli mondiali costruttori consecutivi. Sperava di potersi giocare le vittorie nel 2022, però Red Bull e Ferrari hanno lavorato meglio sul nuovo regolamento.

L’ex driver della Williams ha sempre chiuso le gare in top 5, con un solo ritiro collezionato nel suo gran premio di casa a Silverstone. È uno molto costante, qualità importante per stare a grandi livelli. Deve continuare sulla scia di quanto fatto finora.

F1, Russell voleva approdare prima in Mercedes

George Russell, pilota del team Mercedes AMG Petronas F1 (Ansa Foto)

Russell ha voluto fortemente il passaggio in Mercedes nel 2022, credeva di meritarsi la grande chance. Intervistato da Beyond The Grid, ha ammesso che avrebbe voluto fare anche prima il salto in un top team: “Col senno di poi, aver guidato per tre anni in fondo al gruppo è stato un periodo troppo lungo. Sfortunatamente per me, Claire Williams fu molto brava nelle trattative e non avevo via di uscita”.

Il pilota inglese era blindato contrattualmente in Williams e non aveva modo di svincolarsi, pur essendo comunque di proprietà della Mercedes. Comunque sperava che il team di Grove avrebbe avuto una crescita maggiore: “Quando optammo per la Williams, credevamo che la scuderia si sarebbe ripresa e che i tre anni assieme sarebbero stati positivi, lottando per i punti e magari anche per qualche podio. Non immaginavamo che le difficoltà sarebbero andate avanti così tanto”.

Il triennio in Williams è stato al di sotto delle aspettative, ma comunque utile per crescere. Ovviamente non è mai facile poter mostrare il proprio potenziale quando guidi una vettura da penultima o ultima fila, però lui comunque ha fatto intravedere di possedere un potenziale maggiore. Al momento di approdare in un grande team come quello Mercedes sta facendo vedere di che pasta è fatto. Appena la monoposto migliorerà, cercherà di puntare ancora più in alto.

Russell ammette che comunque non avrebbe avuto vita facile se fosse approdato prima nella scuderia di Brackley: “Entrare lo scorso anno o nel 2020 non sarebbe stato semplice, perché avrei affrontato Lewis con una macchina evoluta basandosi sul suo stile di guida. Adesso è tutto nuovo per tutti, siamo ripartiti da zero e probabilmente è stato il momento giusto”. Parole sagge.

Matteo Bellan

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