Sebastian Vettel (Ansa Foto)
Marko fa alcune valutazioni su Vettel e fa un’ammissione sull’esperienza di Seb in Ferrari: parole interessanti del dirigente Red Bull.
Sebastian Vettel sognava di diventare campione del mondo di Formula 1 e ci è riuscito. Ben quattro volte di file con la Red Bull tra il 2010 e il 2013. Ma aveva anche il sogno di correre e vincere con la Ferrari.
Il suo idolo è sempre stato Michael Schumacher, con il quale aveva stretto un bel rapporto prima del brutto incidente che ha cambiato per sempre la vita dell’ex pilota. Quando è approdato nella scuderia di Maranello nel 2015 sapeva che all’inizio non sarebbe stato semplice, però ambiva a trionfare come il leggendario Schumi.
Non ci è riuscito. Ha vinto gare e conquistato podi, però non ha ottenuto il titolo mondiale. La Mercedes con Lewis Hamilton (e con Nico Rosberg nel 2016) è stata più forte negli anni nei quali Seb ha indossato la tuta rossa. Non c’è stato modo di batterli, anche se nel 2017 e nel 2018 era sembrato possibile farcela.
Helmut Marko, consulente della Red Bull, è tornato a parlare della decisione di lasciare il team anglo-austriaco per firmare con la Ferrari: “Non ha sbagliato ad andare a Maranello – ha detto a La Gazzetta dello Sport – perché noi non avevamo un motore competitivo. Avrebbe meritato di vincere almeno un titolo con la Ferrari. La svolta è stata Hockenheim 2018, quell’errore mentre era in testa ha cambiato il Mondiale. Un po’ come è capitato a Leclerc in Francia”.
Nel 2018 sembrava che il pilota tedesco potesse interrompere il regno della Mercedes, ma l’errore commesso nel Gran Premio di Germania è stato un momento importante di quella stagione. Stava guidando la gara e al giro 51 è andato a sbattere a causa della leggera pioggia che ha reso l’asfalto più scivoloso. Comunque un suo sbaglio, dato che non ha saputo gestire al meglio la situazione. Hamilton vinse poi la corsa e si prese anche la vetta della classifica, che non mollò fino alla fine del campionato.
Marko ha poi aggiunto le seguenti considerazioni su Vettel: “Era veloce, sapeva adattarsi subito alle macchine ed era un grande lavoratore, molto analitico. Aveva tutto ciò che occorreva per essere un campione. Ma a volte è stato troppo onesto”.
Dopo l’addio voluto dalla Ferrari a fine 2020, la carriera di Seb è proseguita in Aston Martin con più bassi che alti. Al termine dell’attuale campionato ci sarà il ritiro, come da lui stesso annunciato di recente.
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