Mick Schumacher come Michael: ma dura soltanto qualche istante (LaPresse)
Il pilota della Haas Mick Schumacher per qualche secondo ha realizzato il suo sogno. Nel GP del Giappone è stato per qualche istante in testa
Il Gran Premio del Giappone ha sancito il trionfo di Max Verstappen, che dopo una corsa travagliata e la penalità a Leclerc ha ottenuto il secondo titolo di campione del mondo consecutivo.
Ma il pilota olandese non è sempre stato al comando della gara: a un certo punto, grazie alle soste ai box, in testa c’era Michael Schumacher con la sua Haas. Solo qualche secondo prima di essere superato proprio da Verstappen, ma è stato comunque un momento significativo, che non è passato inosservato agli occhi degli appassionati. Un momento speciale per il tedesco, che con il suo team aveva sperato nella pioggia per provare ad andare a punti, cosa che mancava da ben sei partite. Nonostante qualche istante di gloria, le cose poi non sono andate bene. Schumacher era decimo già prima dei cambi delle gomme, ed è finito poi al 18esimo posto (l’ultimo) piazzamento col quale ha completato la gara.
Tuttavia, quando mancavano 33 minuti alla fine della gara ha provato l’emozione della prima posizione: per lui la prima volta in carriera. Una bella soddisfazione in una gara nel complesso deludente, ma con quegli attimi che rappresentano qualcosa che va al di là di un piazzamento finale. Vedere, anche solo per qualche secondo, uno Schumacher in testa alla gara ha regalato attimi di emozione irripetibili. Tuttavia, il giovane pilota nell’analisi post gara bada al sodo: “Non è stata di certo una gara fantastica – ha spiegato – volevamo andare a punti, e potevamo farcela. Purtroppo la corsa non è stata quella che immaginavamo. Speravamo nell’ingresso della Safety Car per perdere meno tempo, ma non siamo stati fortunati. Almeno è stato positivo che mi sono ritrovato prima terzo e poi primo, anche solo per qualche istante”, ha concluso il pilota della Haas. Schumacher junior attende di completare il Mondiale e poi conoscere il suo destino: dovrebbe lasciare la sua scuderia per accasarsi altrove. A giugno terminerà anche il suo contratto con la Ferrari Academy.
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