Fabio Quartararo (Ansa Foto)
Lin Jarvis conferma la volontà di Yamaha di crescere in MotoGP: Quartararo pretende sforzi che la casa di Iwata ha iniziato a fare.
La conquista del suo secondo titolo MotoGP è fortemente a rischio, però Fabio Quartararo darà tutto fino all’ultima gara. Il favorito adesso è Francesco Bagnaia con una super Ducati e non sarà semplice batterlo, ma in questo fine settimana a Phillip Island il pilota Yamaha può avere le sue chance.
Solo 2 punti li separano nella classifica principale e arrivare davanti in Australia sarebbe molto importante per il francese, che la prossima settimana in Malesia potrebbe soffrire. Infatti, a Sepang ci sono dei lunghi rettilinei nei quali la M1 probabilmente andrà in difficoltà.
Oltre a Pecco, anche Aleix Espargarò su Aprilia va preso in considerazione. È a 20 punti dal leader della classifica e non può essere sottovalutato. Sarà interessante vedere come andrà questo fine settimana di gara in Oceania.
Quartararo ha più volte dichiarato che il grosso difetto della M1 è il motore e in Yamaha ci stanno lavorando. Già nel test a Misano Adriatico è stato portato in pista un prototipo con un propulsore nuovo che ha soddisfatto il francese, che per regolamento potrà utilizzarlo solamente nel 2023.
Lin Jarvis in un’intervista concessa a Sky Sport MotoGP ha ammesso che la casa di Iwata è molto impegnata nel migliorare in vista della prossima stagione: “A inizio stagione eravamo delusi per il fatto di non avere la potenza che speravamo. Per noi vincere non è semplice, visto che quando siamo dietro fatichiamo a sorpassare. Stiamo già lavorando per migliorare la moto per il 2023”.
Il propulsore avrà più potenza e consentirà alla M1 di essere maggiormente veloce sul dritto, però è importante non perdere quelle che oggi sono le qualità della moto in curva. Il managing director Yamaha conferma: “Non dobbiamo perdere il bilanciamento che ha oggi Fabio. Ovviamente dato che ora solamente lui va veloce, dobbiamo fare una moto più comoda e semplice. Lavoreremo su tutto, anche su telaio e aerodinamica”.
Jarvis ammette quello che è un difetto della casa di Iwata e spiega che comunque sono stati apportati già dei correttivi: “Siamo un po’ troppo conservativi, serve cambiare questo metodo di lavoro. Per lo sviluppo del motore abbiamo preso Luca Marmorini e i suoi ingegneri, proprio per cambiare mentalità. Questo è un inizio abbiamo diverse cose da fare”.
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