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Quando il Bollo Auto diventa “proibitivo”: non tutti possono permetterselo

In determinati casi il Bollo Auto si può evitare di pagare, in altri, invece, il suo prezzo sale vertiginosamente.

(Ansa Foto)

Tra le varie spese a cui bisogna necessariamente far fronte per il mantenimento di un’Auto c’è il Bollo. Essendo la tassa sulla proprietà del veicolo, rappresenta uno di quei costi fissi non solo per poter circolare regolarmente su strada, ma altresì nel caso in cui lasciamo la vettura ferma in garage.

Tuttavia, ci sono alcune differenze che contraddistinguono il Bollo dalle altre spese e, in determinati casi, non è neanche previsto il pagamento. In altri, però, non solo c’è da pagarlo obbligatoriamente, ma ci può essere anche un rincaro dovuto ad un motivo ben preciso. Vediamo qual è.

Bollo Auto, quando sale il costo

Innanzitutto, è bene specificare che l’importo del Bollo va di pari passo con la potenza in kW del veicolo – riportata sul libretto di circolazione -, mentre in precedenza si calcolava in base ai cavalli fiscali dello stesso. Perciò, più basso sarà il valore e meno dovremo sborsare per far fronte a questa spesa. Al contrario, più la potenza è alta e più dovremo pagare.

Inoltre, dal 1° gennaio 2007, l’importo tiene conto anche delle emissioni inquinanti di un veicolo ad esclusione di quelli elettrici e ibridi (compresi quelli a gas metano o GPL e a idrogeno). Pertanto, a parità di potenza, il proprietario di un’Auto con motore Euro 3 pagherà di più di quello di una macchina con propulsore Euro 5.

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A questo proposito, c’è un calcolo preciso che determina l’esatto costo della tassa di proprietà dell’Auto. In particolare, per le Euro 0 bisogna moltiplicare 3 euro per ogni kW di potenza e se si supera i 100 kW si dovrà aggiungere 4,50 euro per ciascun kW in più.

Per le Euro 1 e Euro 2 si parte da 2,90 euro entro i 100 kW e, se si supera la soglia, si deve aggiungere 4,35 euro in più per ogni kW aggiuntivo per le prime e 4,20 per le seconde. Rapporto 2,70 euro per kW per le Euro 3, più 4,05 euro dopo i 100 e, infine, le Euro 4, 5 e 6 sono equiparate: 2,58 euro per kW e 3,87 sopra i 100.

Alla luce di questi calcoli, si può evincere come, in determinati casi, il Bollo possa arrivare a cifre importanti. Tuttavia, l’importo può salire ulteriormente qualora il nostro veicolo oltrepassi una determinata soglia, ancora superiore ai 100 kW.

Quando il Bollo è un salasso

Nel dettaglio, per i veicoli di potenza superiore a 185 kW, entra in gioco il cosiddetto Superbollo, il quale prevede una spesa di 20 euro per ogni kW al di sopra della stessa soglia.

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Dunque, in questa categoria rientrano tutte quelle Auto che fanno parte dei segmenti dello supersportive, dei Suv ad alte prestazioni e determinati modelli di lusso che, per l’appunto, hanno una potenza superiore ai 185 kW.

Esistono però dei casi in cui il Superbollo non è previsto: per le elettriche, quelle alimentate a idrogeno e diverse ibride. In quest’ultimo caso si fa riferimento alla potenza erogata dalla sola unità endotermica.

Inoltre, un altro fattore da non sottovalutare per evitare di spendere cifre considerevoli è la durata del veicolo: dopo 5 anni la cifra si riduce del 40% rispetto alla spesa iniziale, dopo 10 del 70, dopo 15 dell’85% e dopo 20 anni non c’è più da pagare il Bollo. Infine, è bene informarsi anche sulla normativa vigente in materia della Regione di residenza: in alcune sono previste ulteriori agevolazioni.

Francesco De Vincenzo

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