Marc Marquez (ANSA Foto)
Marc Marquez chiude la stagione 2022 con un solo podio, ma le previsioni dell’ex fuoriclasse confermano le speranze dei tifosi.
Per Marc Marquez la stagione 2022 non ha regalato quasi nessuna emozione, ad eccezione dell’unico podio conquistato a Phillip Island. Lo scorso 2 giugno si è sottoposto alla quarta operazione al braccio destro in meno di due anni, ma che lo ha costretto ancora una volta a saltare gare e mesi di lavoro in pista.
A Valencia ha provato ad inseguire un altro buon risultato, magari la prima vittoria dell’anno, con una partenza dalla prima fila. Ma una caduta lo ha costretto a far calare il sipario sulla sua stagione con uno zero che ha suscitato non pochi malumori, per una Honda RC213V che ancora non è all’altezza dei competitor. Il fenomeno di Cervera può colmare le lacune tecniche, ma fino ad un certo punto. Per ritornare a rincorrere il titolo mondiale serve un lavoro decisivo da parte degli ingegneri HRC.
Marc Marquez chiude 13° in classifica il Mondiale 2022 ed è intenzionato a voltare pagina. Il prossimo sarà un anno decisivo anche per decidere il suo futuro, essendo legato da un contratto con il marchio dell’Ala dorata che scade alla fine del campionato 2024. Quindi questi mesi invernali saranno cruciali per la Casa giapponese al fine di convincere il suo otto volte iridato.
Ad analizzare molto lucidamente la sua situazione è un quindi volte campione come Giacomo Agostini, presente nel paddock di Valencia e intervenuto ai microfoni di Sky Sport MotoGP: “Marquez ha sempre dato spettacolo in gara. Dobbiamo ammirarlo di più, anche oggi, considerando le condizioni in cui corre“. Dopo il lungo stop post operatorio è ritornato in breve ad alti livelli, prendendo anche una pole position a Motegi, in attesa di essere al top della sua condizione fisica.
L’incidente di Jerez 2020 ha segnato indelebilmente la sua carriera, ma non manca la voglia di riscatto. “In queste gare che sta correndo sta guidando da dio. Io penso che torni, anche se la moto adesso non è di grande aiuto“, ha commentato Giacomo Agostini. “Ha bisogno di allenarsi, l’unico allenamento è quello di andare oltre i 300 km/h in moto“. In una classe regina dove le distanze sono molto ravvicinate, spesso questione di millesimi, non c’è modo di gestire o guidare con molta prudenza.
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