Valentino Rossi (foto Ansa)
Lin Jarvis ritorna a parlare del team VR46 di Valentino Rossi. Yamaha vuole quanto prima quattro prototipi M1 in griglia.
Il campionato del mondo di MotoGP si è fermato a Valencia, con l’ultima gara che ha visto la conferma di Pecco Bagnaia in sella alla Ducati a campione del mondo 2022. E’ stata un’annata davvero emozionante per la Casa di Borgo Panigale e i suo tifosi, che hanno atteso quindici lunghi anni prima di vedere un loro pilota sedersi sul trono iridato della classe regina.
Quello delle Rosse è stato un dominio indiscutibile, vincendo i titoli piloti, costruttori e a squadre. Ma questa supremazia inizia ad essere scomoda ai costruttori rivali che adesso reclamano il fatto di vedere schierate otto moto in griglia, a fronte delle due della Yamaha. Ma in una situazione di libero scambio, Ducati ha saputo offrire il pacchetto più vantaggioso ai due nuovi team Gresini Racing e Mooney VR46 Racing Team. Quindi non c’è nulla di irregolare…
Ma anche il rieletto presidente FIM, Jorge Viegas, vuole mettere fine a questa maggioranza in pista e ha annunciato che presto il team VR46 di Valentino Rossi potrebbe lasciare Ducati per passare alla Yamaha. Nonostante ci sia un contratto triennale che lega la squadra di Tavullia al marchio emiliano, in scadenza alla fine del 2024. Da tempo la Casa di Iwata ha messo gli occhi sul team del Dottore e Lin Jarvis più volte ha espresso il desiderio di poterlo avere con sé.
Yamaha vuole ritornare ad avere quanto prima quattro prototipi M1, ma nulla potrà fare per la stagione 2023. La perdita di RNF è stato un duro colpo, ma Aprilia ha offerto un contratto di due anni più uno ad un prezzo molto vantaggioso. Adesso ci si ritrova con i soli Fabio Quartararo e Franco Morbidelli in azione, a fronte di otto Desmosedici GP. “È normale che la Ducati abbia otto moto in griglia? No. Va bene per il campionato? No. Va bene per la Yamaha? No“, ha detto Lin Jarvis, Managing Director Yamaha in un’intervista all’edizione spagnola di Motorsport.com.
Il manager britannico ha il difficile compito di mettere fine a questa disparità in tempi brevi, in gioco c’è anche l’evoluzione della YZR-M1. “Vorremmo avere di nuovo quattro Yamaha in pista nel 2024, questo è il nostro augurio“. Annuncia di aver avviato già dei colloqui con il team VR46, ma da Tavullia assicurano che il contratto triennale con Ducati verrà rispettato. Una situazione difficile da districare per il colosso giapponese, che dovrà offrire un pacchetto più vantaggioso di quello Ducati.
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