Mattia Binotto (Ansa Foto)
L’addio di Binotto alla Ferrari è visto negativamente da più di qualcuno: ex pilota ha espresso una posizione critica in merito.
Ci sono tanti tifosi della Ferrari che hanno invocato il licenziamento di Mattia Binotto nella seconda metà della stagione di F1 2022. Ma c’è anche chi era contrario alla sua partenza, non ritenendolo il principale responsabile delle mancate vittorie.
La scuderia di Maranello ha scelto di separarsi dall’ingegnere emiliano e ha assunto Frederic Vasseur come team principal. Sarà interessante vedere quali cambiamenti porterà l’ex boss della Sauber, che dovrà fare i conti con una pressione alla quale non è abituato.
Guidare una squadra come la Ferrari è qualcosa di completamente diverso. Ci sono aspettative enormi ogni anno e bisogna essere bravi a gestire ogni aspetto. Il manager francese ha certamente esperienza in Formula 1 e in generale nel mondo delle corse automobilistiche, però deve dimostrarsi all’altezza del compito affidatogli.
Christian Danner, ex pilota di F1, in un intervento a Sport1 si è detto contrariato dalla svolta presa dalla Ferrari per il ruolo di team principal: “In Formula 1 esiste una parola magica per avere successo: continuità. Anche se a volte le cose non vanno bene, è meglio analizzare i problemi e continuare a lavorare all’interno di una grande costruzione. Temo che la Ferrari sia tornata indietro di tre anni con la partenza di Binotto“.
Danner è nel gruppo di coloro che pensano che la scuderia di Maranello avrebbe dovuto puntare sulla continuità, confermando Binotto come TP. Le principali rivali, Red Bull e Mercedes, in quella posizione hanno persone come Christian Horner e Toto Wolff che sono lì da tanto tempo. Certamente sono situazioni un po’ diverse, però bisognerà vedere se la Ferrari avrà fatto bene a cambiare.
Vasseur avrà una responsabilità enorme e sarà costretto a vincere per non essere scaricato a sua volta tra qualche anno. A Maranello non si fanno troppi problemi a cambiare boss della squadra se le cose non filano lisce. Di certo ci sono anche altri aspetti che vanno migliorati e sui quali sarà necessario intervenire. Nel reparto tecnico e in quello delle strategie non si può proseguire come nel 2022. C’è bisogno di un upgrade, altrimenti vincere resterà una chimera.
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