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Mick Schumacher, un team principal svela: “Mi sarebbe piaciuto averlo”

Mick Schumacher poteva finire in un’altra scuderia di Formula 1: la rivelazione di un noto team principal del campionato.

L’obiettivo di Mick Schumacher è quello di tornare sulla griglia della F1 nel 2024, ma oggi è impossibile dire se ci riuscirà. Bisogna aspettare di vedere il rendimento dei vari piloti per capire se si possa liberare un sedile per lui.

Mick Schumacher – Automotorinews.it

Intanto dovrà dare il meglio di sé come terzo driver della Mercedes, che ha scelto lui dopo gli addii di Nyck De Vries e Stoffel Vandoorne. Questo ruolo non era quello che voleva, però si è ritrovato senza alternative dopo la decisione della Haas di non rinnovargli il contratto.

C’era stata una piccola chance di finire in Williams, però ben presto si è capito che la scuderia di Grove avrebbe scelto Logan Sargeant. Durante la stagione si era anche parlato della possibilità di andare in Aston Martin o in Alpine, ma poi le due squadre hanno fatto scelte diverse (Fernando Alonso e Pierre Gasly, rispettivamente).

Mick Schumacher in AlphaTauri: parla Franz Tost

Tra i rumors circolati nel 2022 anche quello di un interessamento dell’AlphaTauri, che si è ritrovata a dover sostituire Gasly e che ha valutato diversi piloti. Alla fine la scelta è ricaduta su De Vries, che avrà una grande occasione dopo aver vinto titoli in Formula 2 e Formula E in passato. L’olandese affiancherà Yuki Tsunoda, confermato nonostante i grandi dubbi di Helmut Marko, super consulente della Red Bull.

Franz Tost in un’intervista concessa a RTL ha confermato di aver pensato a Mick: “Era sul mio taccuino e mi sarebbe piaciuto averlo con noi. Sono convinto che abbia il talento per correre con successo in Formula 1. Non c’è stata un’offerta, perché poi sono subentrate altre circostanze, diciamo ragioni politiche, dato che era un pilota della Ferrari Driver Academy“.

Il team principal dell’AlphaTauri spiega di aver davvero riflettuto sulla possibilità di ingaggiare Schumacher, poi ha desistito. Mantiene comunque un’ottima opinione su di lui e ritiene che meriti un posto in F1: “Penso che a un pilota servano tre anni per acquisire tutte le competenze per affrontare i GP. Solo allora diventa chiaro cosa può fare e cosa no, chi può restare in F1 e chi no“.

Vedremo se Schumi junior avrà un’altra chance di dimostrare di essere all’altezza. Intanto dovrà fare del suo meglio per aiutare la Mercedes, apprendendo il più possibile da una scuderia che può insegnargli tanto. L’esperienza da terzo pilota può tornargli utile per il futuro, anche se avrebbe preferito di gran lunga gareggiare nel 2023.

Matteo Bellan

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