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Fiat Seicento, la versione rally è uno show in gara: il video è esaltante

La versione rally della Fita Seicento regala un vero e proprio show in pista: il video è entusiasmante, da non perdere

Una citycar, piccola e con dimensioni adatte per i grandi centri urbani la Fiat Seicento. Ideale per chi ha bisogno di una vettura piccola da utilizzare soprattutto nelle città, pur non disdegnango qualche spostamento di breve e media durata.

una Fiat Seicento versione rally (screen Youtube)

Insomma, con queste idee la Fiat realizzò la Seicento, prodotta dal 1998 al 2020; cinque le motorizzazioni realizzate per questa vettura, dal 900 cc 8v da 39 cavalli ed una velocità massima di 140 km/h fino alla versione più potente del lotto, la 1.1 Fire 8v con ben 54 cavalli di potenza e 150 km/h di velocità massima.

Insomma, non proprio il suo forte la velocità e l’accelerazione; d’altronde erano differenti le peculiarità della vettura, che prese il posto della Cinquecento. Linee morbide, decisamente più bombate rispetto alla versione che sostituì, pur richiamandone gli aspetti pratici. Ecco perché sorprende e non poco ritrovarsi un modello in versione rally regalare spettacolo.

Fiat Seicento, in gara è uno show

In un video publicato su Youtube si notano diversi modelli di Seicento alle prese con un vero e proprio rally; equipaggiate di tutto punto, con assetto ribassato e dotate di tutte le strumentazioni necessarie per questo tipo di gare, le piccole citycar italiane regalano davvero spettacolo.

Accelerazioni profonde, con il sound del motore che sale di giri regalando uno show, ma anche frenate repentine fino alle derapate, effettuate con l’utilizzo del freno a mano. Tenuta di strada eccellente da parte delle vetture, anche nel massimo sforzo del motore, con i cavalli scaricati a terra quasi con ferocia, come si può notare quanto accade a poco meno di un minuto dall’inizio del video; curva a gomito e piede sul gas per far scattare subito la vettura di fatto fermatasi in salita.

Uno show contagioso, considerato come i protagonisti hanno spinto le Seicento su stradine davvero molto strette e spesso non completamente asfaltate, “sporcate” da leggera fanghiglia e piccole pietre.

Giovanni Spinazzola

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